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una pioggia di libri essenziali (e qualche altro evitabile)

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Le novità dell’editoria libertaria sono impressionanti. Nell'arco di un anno sono state pubblicate o ripubblicate diverse decine di opere, che toccano gli aspetti più diversi dell'anarchismo. Alcuni studi si rivelano affascinanti, ma altri talvolta suggeriscono che questa ideologia sia un prodotto commerciale o, come minimo, una nicchia editoriale.

Se le case editrici libertarie rimangono le più prolifiche, il fenomeno editoriale va ben oltre questo ambiente, come dimostrano le molteplici pubblicazioni dedicate al passato dell’anarchismo, alla sua attualità e persino ai romanzi intessuti attorno all’ideologia libertaria. In meglio… e per il resto.

Per un primo approccio

Segno dei tempi, l'anarchismo è oggetto di sintesi nella raccolta universitaria popolare “Que sais-je?”. Il filosofo del Quebec Normand Baillargeon presenta un'analisi rinnovata nell'approccio delle teorie libertarie. Tre periodi scandiscono il libro: permanenza, mutazioni e lungimiranza.

Specialista in questioni educative, Normand Baillargeon inizia con il rapporto degli anarchici con l'istruzione. Riprende e analizza le principali sperimentazioni educative condotte dai libertari. Poi si occupa di ecologia. I libertari hanno sempre considerato il rapporto tra uomo e natura dal punto di vista della complementarità: questa può spaziare dalla tutela dell’ambiente al ritorno alla vita nella natura. Il terzo elemento è l’emancipazione dall’economia, che implica il sindacalismo.

In una seconda parte, relativa alle mutazioni, l’autrice attribuisce importanza alle diverse forme di femminismo libertario, all’emancipazione attraverso la scienza – fortemente intrisa di positivismo –, al ruolo dell’individuo e alla questione nazionale. Infine, il filosofo vede nelle microesperienze attuali un rinnovamento delle forme dell'anarchismo…

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