LA LISTA DEL MATTINO
Questa settimana, “Le Monde des livres” consiglia la lettura del primo romanzo di Arnaud Guigue, che fa rivivere la figura di Abe Sada, assassino della sua amante, a Tokyo, nel 1936; un'indagine sociologica tra i lavoratori sindacali in pensione della fabbrica Peugeot di Sochaux; l'avventura di una coscienza artificiale che emerge sulla Luna con il nuovo romanzo di Catherine Dufour; un ritratto della scrittrice ed editrice argentina Silvina Ocampo (1903-1993) realizzato da una delle sue ammiratrici, un'altra scrittrice argentina, Mariana Enriquez; una storia di Lucie Taïeb sui siti delle ex miniere di lignite, in Germania, e nei suoi ricordi.
ROMANZO. “Sono quello che cerchi”, di Arnaud Guigue
Questo poliziotto non chiedeva molto; stava controllando l'identità dei clienti in una locanda quando una giovane donna gli annunciò: “Sono Abe Sada, quello che stai cercando. » Il 20 maggio 1936, erano trascorsi tre giorni da quando era stata braccata per tutta Tokyo, dopo la scoperta del cadavere del suo amante, morto per strangolamento, con i genitali recisi, la coscia ricoperta di lettere di sangue: “Sada, Kichi, insieme per sempre.” » Abe Sada, che aveva pianificato il suicidio, spiegò che dopo settimane di amore di incredibile intensità sessuale (che Nagisa Oshima avrebbe magnificato in L'impero dei sensinel 1976), non vedeva altro risultato che la morte.
Il racconto dei tre giorni di peregrinazione di Abe Sada per la città segue l'interrogatorio di quest'ultima da parte della polizia, durante il quale ripercorre la sua traiettoria, dall'infanzia alla relazione con Kichizo Ishida, compreso uno stupro subito da adolescente, poi attraverso la sua anni in una casa di geisha, prima di diventare una prostituta. Poi arriva l'evocazione del suo processo, della vita in prigione e di un mondo in cui la sua storia continua a raggiungerla.
In ogni parte del romanzo, Arnaud Guigue fa attenzione ad aggiungere al racconto dei fatti lo sguardo di estranei, scandalizzati, interdetti o affascinati, su questa donna e sulle sue azioni che restano irriducibili a spiegazioni. La semplicità e la trasparenza delle frasi non pretendono di far luce sull'opacità dei fatti raccontati Sono quello che stai cercandoma al contrario permettergli di svolgersi. R.L.
SOCIOLOGIA. “Fino alla fine. Invecchiare e resistere nel mondo del lavoro”, di Nicolas Renahy
Si è scritto quasi tutto sui pensionati, questi presunti fruitori del tempo libero. Un dato però spesso viene trascurato: tre su dieci sono ex lavoratori. Perché, non molto tempo fa, la Francia era un paese altamente industrializzato. Le fabbriche chiusero, i proletari rimasero. È alle loro vite che Nicolas Renahy si interessa nel suo nuovo saggio, proponendo una sociologia della vecchiaia operaia.
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