Renaud Remond-Teissier, I libri filosofici spettrali

I libri fantasma filosofici designano opere che sono esistite, che non esistono più, ma che infestano la storia della filosofia attraverso citazioni all'interno di altri libri. Ci invitano a mettere in discussione le questioni della lettura filosofica e le trappole della memoria. Quali impatti specifici generano le opere scomparse all’interno della storia del pensiero? Il lavoro esamina gli effetti delle metamorfosi teoriche prodotte da queste forme di infestazione (da distinguere dalla semplice intertestualità): come leggere i libri che mancano? Poiché la citazione copre una diversità di intenzioni, il libro che cita altera, talvolta tentando di sfruttarlo, il frammento del libro mancante. Ciò in cambio esercita effetti inquietanti attraverso i quali, “parassitando” il libro ospite, ne garantisce la sopravvivenza anacronistica. Queste metamorfosi semantiche sono inseparabili dalla permanenza del passato nel presente.

Quest'opera invita a una scrittura originale della storia della filosofia, che tenga conto degli effetti delle sopravvivenze e delle latenze che complicano qualsiasi traiettoria lineare. Al di là dei dialoghi coscienti tra opere e autori, la filosofia si occupa di effetti di infestazione inconscia, aprendosi su una memoria inconscia sotterranea del pensiero.