Sette Libri sono in concorso quest’anno per sperare di vincere il premio La Mazille 2024. Un premio che premia soprattutto un “libro gourmet”.
SSotto la presidenza dello chef Thierry Marx, un gran numero di giurati – giornalisti culinari, critici gastronomici, librai, chef – si sono riuniti per assegnare il premio La Mazille. Non priviamoci di un piccolo spazio per (ri)presentare La Mazille. Vero nome Andrée Mallet-Maze, questa autrice culinaria della famiglia del Périgord ha contribuito a far conoscere la cucina del Périgord al grande pubblico raccogliendo ricette tradizionali trasmesse oralmente, trascritte in particolare nella sua opera “La bonne Cuisine du Périgord”, pubblicata nel 1929. Nel 1990, data della sua creazione, il premio La Mazille gli ha reso omaggio.
Libri che raccontano una storia
“Quest’anno, come facciamo da tre anni, la giuria accoglie anche due studenti della scuola alberghiera e del settore librario”, spiega Rodolphe Delcros, deputato alla cultura della città di Périgueux, che fa anche parte della giuria. Per questa nuova edizione sono ben sette le opere in concorso (vedi elenco sotto), preselezionate dalla redazione del festival. Anche se nessun tema li collega, si distinguono comunque per i contenuti che presentano. «Scegliamo libri che siano molto più che semplici ricettari ma veri e propri libri gourmet», spiega il prescelto. È molto interessante perché dà luogo a veri e propri dibattiti tra di noi. »
È così che, ad esempio, il premio 2023 è stato assegnato ad Alessandra Montagne per il suo libro “Da Rio a Parigi, la mia cucina del cuore”, edito da Flammarion. “Possiamo citare anche “L’esprit Chapel”, un libro omaggio ad Alain Chapel che ha influenzato la cucina lionese, e che ha ricevuto il premio nel 2021”, elenca Rodolphe Delcros, già affascinato dalla vendemmia 2024 E per citare ad esempio “La cucina dei laghi italiani” di Catherine Roig (edizioni Hachette Cuisine), si concentra su ricette, ma anche produzioni, atmosfere sui paesaggi dei laghi. O anche “Una vita strofinata con l’aglio, la cucina provenzale di ieri e di domani” di Guy Gedda e Myalen Zubilaga (edizioni L’épure): “È il papa della gastronomia provenzale, ed è davvero un’opera bellissima. » “Quello che mi piace è ciò che mi tocca, sarà un approccio in cui senti la persona che c’è dietro. Cerco anche libri che possano raccontarci una storia”, sussurra il prescelto.
Verso la creazione di un nuovo prezzo?
«Quest’anno lavoriamo per mettere in risalto le opere selezionate affinché il pubblico possa identificare i libri in corsa per la Mazille», confida Rodolphe Delcros che ha proposto, quest’anno, di fare un nuovo passo in disparte. “Abbiamo visto nelle notizie editoriali, l’arrivo di lavori un po’ più teorici, investigativi, giornalistici, intorno alla produzione, al cibo: cosa mangiamo, come lo mangiamo, chi c’è dietro al prodotto’ ‘E ci siamo detti che forse dovremmo evidenziarli in una selezione diversa’” Con un prezzo specifico o una menzione particolare, si sta ancora valutando.
Il premio La Mazille verrà assegnato venerdì 15 novembre, sul palco principale di L’Odyssée, alle 19:30.
Il Festival del Libro Gourmet si svolge venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 novembre, sulla spianata Badinter, dalle 10:00 alle 19:00. Maggiori informazioni e articoli da scoprire nella nostra “Gazzetta del Gourmet”, da trovare al festival, nelle edicole e nelle cassette postali degli abbonati.
Related News :