DayFR Italian

Cosa leggere questa settimana? 3 storie per viaggiare, di Olivia de Lamberterie

-

Ridere

In “Roman rivière”, Philibert Humm interpretava i marinai d’acqua dolce, in “Roman de gare” diventa un “hobo”, secondo la tradizione di questi vagabondi che viaggiavano di treno in treno, di città in città… Ma avete mai provato clandestino su un treno merci? Filiberto e il suo amico Simone, sì! E la presa della stazione di Villeneuve è irresistibilmente comica. Come questa storia che fa ridere di per sé, che ha l'umorismo dei romanzi inglesi e il fascino di “Magnifique”, di Philippe de Broca con Jean-Paul Belmondo.

“Romanzo di stazione”, di Philibert Humm (Gli Equatori)

©Presse

Leggi anche >>> Cosa leggere questa settimana? I 3 libri di Olivia de Lamberterie da fuggire subito

Disobbedire

È maggio 1980, Ilaria ha 8 anni, ama la mamma, la sorella maggiore, interpreta il maiale impiccato e Nadia Comaneci, la vita un po' meno da quando i genitori si sono separati. Sorpresa! Suo padre viene a prenderla a scuola… Inizia un lungo viaggio in un'auto piena di fumo, intervallato da fermate nelle cabine telefoniche dove la bambina osserva suo padre perdere la pazienza. Divisa tra il desiderio di compiacerlo e l'ansia che sua madre non la ami più, si evolve in un mondo in cui gli adulti sussurrano al suo passaggio. Un romanzo di apprendimento sulla libertà di incredibile semplicità e sensibilità. Spesso, come Ilaria, abbiamo un peso sul petto, ma alla fine, sorridiamo agli angeli della bellezza.

“Ilaria o la vittoria della disobbedienza”, di Gabriella Zalapi (Zoé)

©Presse

Per piacere

L'autore di “Il mio gatto più stupido del mondo” torna con Eliot, un coniglio che ha deciso di intraprendere una ricerca. Ma di cosa? Il futuro glielo dirà, nel mondo non mancano le principesse da salvare. Ma prima di partire si ferma all'ipermarquête! Il nuovo album di Gilles Bachelet è pieno di immagini, giochi di parole, battute, pastiches e inventiva. Da leggere a quattro occhi, bambini e genitori per cogliere e assaporare tutto.

“L’ipermarca”, di Gilles Bachelet (Seuil jeunesse)

©Presse

Related News :