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Presentazione del libro del professor Mahmoud Ben Romdhane “La rivoluzione tunisina. Un lungo lavoro storico. Tunisia dal 1574 al 2023”, 15 novembre, a Beït al-Hikma: La rivoluzione e il suo contesto storico

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Il libro fa riferimento al processo storico che ha permesso il “passaggio degli abitanti di questo Paese, dominato da una potenza straniera, ridotti allo status di sudditi, divisi in un mosaico di comunità in lotta tra loro, sottoposti ad una società tradizionale e patriarcale, a quello degli individui costituiti come Stato-Nazione sovrano, attori, autori della loro vita, liberi cittadini.

“La rivoluzione tunisina. Un lungo lavoro storico. Tunisia dal 1574 al 2023″, è il titolo dell’ultimo libro del professor Mahmoud Ben Romdhane, attuale presidente dell’Accademia tunisina di scienze, lettere e arti, “Beït al-Hikma”, e che ha come tema la rivoluzione tunisina, che ha innescato una serie di insurrezioni nel mondo arabo, rapidamente crollate per la mancanza di un lavoro storico preliminare.

L’opera sarà presentata il 15 novembre 2024, nel palazzo dell’Accademia tunisina di scienze, lettere e arti, “Beït al-Hikma”, dal membro dell’Accademia e capo del dipartimento di scienze umane e sociali, P.R Abdelhamid Henia.

L’accademico, economista e politico tunisino, PR Mahmoud Ben Romdhane è anche professore universitario di economia. Ha avuto un ruolo attivo sulla scena politica tunisina, soprattutto dopo la Rivoluzione del 2011, e ha ricoperto diversi incarichi nel governo tunisino. Nel 2015 è stato nominato ministro dei Trasporti, poi ministro degli Affari sociali nel primo governo del IIe Repubblica.

L’approccio adottato in “La rivoluzione tunisina. Un lungo lavoro storico. Tunisia dal 1574 al 2023” è di ispirazione tocquevilliana, si legge in un testo di presentazione, perché, considerando che la rivoluzione può essere compresa solo nella e attraverso la continuità storica e che essa è, nei suoi termini, come “il completamento dell’opera più lunga , la conclusione improvvisa di un’opera alla quale avevano lavorato dieci generazioni di uomini”.

Il sottotitolo “Tunisia dal 1574 al 2023” del libro si riferisce al processo storico che ha permesso la “transizione degli abitanti di questo Paese, dominato da una potenza straniera, ridotti allo status di sudditi, divisi in un mosaico di comunità in lotta tra loro, soggetti ad una società tradizionale e patriarcale, a quella di individui costituiti in Stato -Nazione sovrana, attori, autori della loro vita, liberi cittadini”, si legge ancora nello stesso testo.

La rivoluzione tunisina viene quindi esaminata sotto il prisma di questa progressiva realizzazione fino all’avvento della Rivoluzione nel 2011 e all’ingresso della Tunisia in un’era democratica ricca di eventi.

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