Ospite della libreria Le Silence de la mer di Vannes, mercoledì 6 novembre, Lucie Taiëb ha affascinato il pubblico presentando il suo nuovo libro “Il mare interiore, alla ricerca di un paesaggio cancellato”, edito da Flammarion. Romanziere, traduttore, ma anche poeta, lo scrittore tedesco è anche docente presso l’Università della Bretagna Occidentale (UBO). Dopo un primo notevole documentario su Freshkills, una delle più grandi discariche a cielo aperto, al largo di New York – oggi trasformata in un parco divertimenti -, l’autore, sempre attento all’ecologia e agli esseri viventi, si interroga sull’identità di un luogo ancora nel suo ultimo lavoro.
Una storia dall’ex DDR
Questa volta la sua storia è ancorata nell’ex DDR (Repubblica Democratica Tedesca), vicino al confine polacco, dove gli abitanti di un villaggio entrano in resistenza per non abbandonare il loro spazio vitale destinato ad essere raso al suolo a beneficio di un futuro minerario. sito. Cos’è la lotta? Come definire la nozione di giustizia? Esiste una forma di indecenza nel sopravvivere alla perdita dell’insostituibile? Tanti gli interrogativi sollevati dal racconto di Lucie Taïeb suddiviso in brevi capitoli.
“Non faccio lavoro giornalistico”, difende l’autore. “Il mio libro è un’indagine che unisce elementi di risonanza personale. Ho perso mia madre a 18 anni e questo lutto ha fatto irruzione nel testo», continua.
Attraverso le politiche imprevedibili guidate dalla DDR e poi dalla Germania, la lotta degli abitanti finirà infine con una sconfitta e una perdita. Oggi in un nuovo villaggio clonato, costruito identico, gli abitanti cercano di registrare la presenza di ciò che è andato perduto, mentre i bambini, ignari del passato, costruiscono nuove memorie. “L’opportunità di riflettere su questa capacità che abbiamo per riattaccarci”, conclude Lucie Taïeb.
Pratico
“Il mare interno, alla ricerca di un territorio cancellato”, di Lucie Taiëb, edito da Flammarion, collezione Terra Incognita. Prezzi: 21€.
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