Par
Teo Zuili
Pubblicato il
7 novembre 2024 alle 6:12
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Come a Niort e altrove in Francia, le librerie di Lione non includeranno il primo libro di Jordan Bardella sui loro scaffali. Questa autobiografia intitolata “Quello che cerco” sarà pubblicata da Éditions Fayard il 9 novembre 2024, ma non avrà il suo posto ovunque.
Una scelta dei librai, ma definita “censura” dal Raggruppamento Nazionale. “Mi dà molto fastidio che venga usata questa parola, è del tutto inappropriata”, dice Laurent, libraio indipendente di Lione.
“Facciamo delle scelte e le difendiamo”
Laurent è chiaro: “Non do lezioni a nessuno. Se vuoi compra il libro di Bardella. Noi, abbiamo altre cose per mostrarti. »
Questo direttore della libreria Terre des Livres, situata nel 7° arrondissement di Lione, è tra coloro che hanno scelto di non includere quest'opera controversa sui propri scaffali. “Il principio della libreria indipendente è selezionare un insieme di opere conformi alla sensibilità del team dei librai. La nostra sensibilità lo è l'esatto contrario da quello di Bardella sotto quasi ogni aspetto. »
Il libraio assicura di non voler “fare da barriera”. Spiega: “Non impediamo nulla e se un cliente ce lo chiede, effettueremo un ordine per lui. »
Non attivismo, ma “impegno”
Terre des Livres non è una libreria attivista, spiega il suo direttore. “D’altro canto noi ci impegniamo. Intorno a certi combattimenti e a favore della tolleranza e apertura mentale. Quindi a noi, Jordan Bardella, non quadra. » Qui troviamo libri di tutti i periodi della letteratura francese e occidentale, ma anche una grande varietà di opere dell'Oriente o dell'Africa.
Già non abbiamo lo spazio per offrire tutto quello che vorremmo offrire, ma non sacrificheremo lo spazio per un libro contrario a ciò che desideriamo proporre. La nostra convinzione è che ogni cultura porti in sé una ricchezza letteraria che è interessante esplorare e che vogliamo presentare ai nostri lettori.
Ma come alla polemica seguita all'annuncio della SNCF che la pubblicità dell'opera non sarebbe stata autorizzata nelle sue stazioni per principio di “neutralità politica”, la RN ha risposto con la parola “censura”.
“C’è forse qui una strategia politica per farsi apparire come un martire. Ma la censura avviene quando un potere ostacola un'opera. Non siamo un organismo politico regolatore, siamo un’azienda privata indipendente, libera di fare le sue scelte. Un lettore che vuole ottenere il libro non avrà difficoltà a farloanche a casa”, insiste il libraio.
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