CRITICA – La bidella di una scuola ricorda il suo incontro, quarant'anni prima, con un insegnante di lettere al quale non aveva mai confessato il suo amore. Profondamente inquietante.
L'intero lavoro di Marco Lodoli mette in luce esseri ai margini e vite ordinarie. Dalla sua comparsa nel catalogo delle Éditions POL nel 1987 con Cronaca di un secolo fuggitolo scrittore romano ne esaminava instancabilmente le crepe e le fluttuazioni, giocando con la realtà e l'irrealtà. Lo avevamo già trovato un ammirevole ritrattista di donne nei tre romanzi brevi riuniti qui Le promesse. Il magnifico Così poco è oggi portato avanti dall'inizio alla fine dalla sua eroina anonima. Una donna che non si è mai mossa da dove si trova. Una donna che afferma di far parte di “piccola gente » e confessando di non avere rimpianti.
Quarant’anni prima, aveva 26 anni e lavorava come assistente scolastica, “cioè portineria“. Ogni mattina aveva il compito di aprire il cancello alle 7 di una scuola a Torre Maura, su una piccola collina a sud-est di Roma, dove si occupava dell'intendenza. Un giorno piovoso di settembre, un…
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