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“Libertà, uguaglianza, curiosità” – Tutti vogliono il proprio libro: quando l’editoria diventa l’arma a doppio taglio dei politici

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Tutte le persone ambiziose prima o poi prendono in mano la penna. Ma avere il proprio nome sulle gondole delle librerie francesi non sempre aiuta il progresso politico. Concepiti come semplici trovate pubblicitarie o modi di esistere, alcuni libri si sono rivoltati contro i loro autori.


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Inviato permanente a Parigi

Di Joëlle Meskens

Pubblicato il 28/10/2024 alle 12:05
Tempo di lettura: 5 minuti


UN perché riconosciamo che il panorama politico francese è già in subbuglio prima delle prossime elezioni? Dal numero di prove sotto le macchine da stampa. Al momento, l’indicatore è nel panico. Lo pubblica l’ex primo ministro Elisabeth Borne Venti mesi a Matignon (Flammarion), in cui vuole dimostrare che, quando era alla guida del governo, non era solo l’austera signora che agitava la frusta del “49.3”. Questi passaggi forti erano di “una violenza incredibile”, ha ammesso in seguito, ma “erano necessari”. Il capo della RN Jordan Bardella sarà rilasciato il 9 novembre Quello che sto cercandoa Fayard, una grande casa passata sotto il controllo di Vincent Bolloré e che contribuisce così a “alzare ancora di più il profilo” dell’estrema destra. Anche l’ex ministro dell’Interno Gérald Darmanin annuncia un libro per il prossimo maggio.



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