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“I bambini sono re” su Disney+: quanto vale la serie tratta dal libro di Delphine de Vigan?

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Desiderosa di notorietà, una giovane madre lancia su Internet la nipote Kimmy di 6 anni. La bambina è diventata una vera star dei social network con il suo canale “Buona ricreazione”, seguita da milioni di spettatori dove la vediamo scartare decine di regali offerti dalle marche… Fino al giorno in cui viene rapita ai piedi del suo palazzo.

Una vera e propria onda d'urto per la sua comunità. I media si sono occupati della questione. Il dossier viene affidato alla capobrigata dell'SDPJ, Sara, una giovane donna maltrattata e silenziosa che non sa nulla del mondo virtuale crudele e agghiacciante. Sa di avere pochissimo tempo. Ossessionata dall'idea di salvare la bambina, si immergerà in questa straordinaria indagine e nell'intimità di questa famiglia. In particolare, si avvicina molto a Mélanie, la madre del bambino che la attrae e la destabilizza.

Come il meraviglioso romanzo omonimo di Delphine de Vigan (grande successo nelle librerie con più di 300.000 copie vendute) da cui ha liberamente tratto ispirazione, la miniserie in arrivo questo mercoledì 23 ottobre su Disney+ getta uno sguardo disinibito sul piccolo e oscuro mondo degli influencer e trasporta lo spettatore nei misteri dei social network e delle celebrità digitali. Se sembra un buon thriller, purtroppo non troviamo il respiro del libro che vada più in profondità nel dramma di questi bambini sovraesposti su Internet.

Scritto da due co-sceneggiatori Judith Havas e Victor Rodenbach che avevano già collaborato insieme alla serie “Dix pour cent” ( 2) dieci anni fa, “I bambini sono re” è più interessato al rapporto tra i due personaggi femminili, i madre e investigatore, entrambi danneggiati. Di conseguenza, troppo spesso ci allontaniamo dal cuore della trama e dalla pericolosità dei social network, ed è un peccato.

Ciò che resta è una serie di qualità portata da un bel cast che include il duello delle attrici Doria Tillier (la madre) e Géraldine Nakache (la poliziotta). Quest'ultima, che interpreta la poliziotta dalle molteplici abilità, è molto convincente, così come Panayotis Pascot, nei panni del suo compagno di brigata. Molto bene anche la giovane Vittoria Andreoli nei panni della piccola Kimmy.

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