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“Serial Miller” di Chloé Vienne, il libro-inchiesta che ripercorre il “caso” Gérard Miller

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Dopo un servizio per “Envoyé Spécial”, che ha raccolto le testimonianze di diverse donne che accusano lo psicanalista di abusi sessuali, la giornalista continua la sua inchiesta in un libro che analizza quello che sembra un sistema di predazione.

Nel 2017, Gérard Miller ha presentato “Et si c’est vous” sul canale Tout l’histoire. Foto MPP/Starface

Di Émilie Gavoille

Pubblicato il 18 ottobre 2024 alle 16:30

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le 29 febbraio 2024, sulla scia delle rivelazioni della rivista Elle su Gérard Miller, allora accusato di violenza sessuale e stupro da parte di diverse decine di donne, le giornaliste Chloé Vienne e Lucie Rémy hanno firmato, per Inviato speciale, un rapporto in cui hanno testimoniato tre donne che si sono dichiarate vittime dello psicoanalista mediatico.

Sette mesi e mezzo dopo, il primo prosegue l’indagine in un libro, Miller seriale, pubblicato il 16 ottobre dalle edizioni Stock. Un titolo ben accolto per un’opera che, se vuole tracciare un ritratto del celebre cronista, soprattutto sviscera con precisione una modalità operativa ripetitiva che l’ex membro della cosca Ruquier avrebbe attuato con donne giovanissime, alcune di cui presumibilmente minori al momento degli eventi. Gérard Miller avrebbe preso l’abitudine di scorgerli tra il pubblico degli spettacoli di cui era uno dei principali opinionisti, ma anche sulle panchine del Paris-VIII dove insegnava, prima invitandoli ad accompagnarlo agli spettacoli, poi a cena, poi a concedersi “giochi di ipnosi” a casa sua. Ne avrebbe quindi prodigati parecchi «carezze » e altri «massaggi» sulle natiche e sul petto senza che nessuno dica di ricordare di aver acconsentito. Alcuni denunciano lo stupro. E diverse presunte vittime sospettano inoltre di essere state drogate a loro insaputa, riferendo “buchi neri”.

Un’indagine aperta dalla Procura di Parigi

Se la procura di Parigi aprisse un’indagine il 23 febbraio 2024, sulla base di sei denunce per gesti “almeno di genere”, Gérard Miller, presunto innocente, non è stato finora interrogato dalla polizia, né processato, come ricorda un avvertimento posto nel preambolo del libro.

Per portare alla luce questa operazione ben curata, Chloé Vienne si è affidata alle testimonianze di una decina di donne, che hanno riferito fatti avvenuti presumibilmente a partire dagli anni ’90 fino agli anni 2003-2004. Ma anche sulle dichiarazioni dell’ “piccole mani del circo Ruquier”, come designa truccatori, lighting designer, tecnici In tutto, la giornalista racconta di aver parlato con ottanta di loro, di aver telefonato “uno per uno” e chi “erano tutti consapevoli ma non hanno mai pensato di dirlo, di fare qualcosa”, scrive Chloé Vienne. “Ogni giorno, abbiamo notato tra noi che stava eseguendo i suoi ordini tra il pubblico”, riassume un tecnico in condizione di anonimato. Sono diversi anche coloro che hanno raccontato al giornalista che dopo averlo sentito pronunciare più volte queste parole davanti a spettatori visibilmente molto giovani “che ha intrapreso sul set”, “Quanti anni hai?” » era diventato il soprannome con cui avevano adornato Gérard Miller.

Silenzio assordante dalle “stelle”

A “gente dell’altopiano” D’Abbiamo provato di tutto che ha accettato di rispondere alle sue domande, Chloé Vienne contrasta il silenzio assordante in cui hanno deciso di murarsi le star dello spettacolo, personalità dei media come il capobanda Laurent Ruquier, l’attrice Isabelle Mergault, l’attore Franck Dubosc… L’autrice e femminista l’attivista Isabelle Alonso si limita a rimandarla al post sul blog che ha scritto il 6 aprile 2024, in risposta a una richiesta di intervista avanzata da un giornalista di Mediapart – un testo in cui invoca « l’ambiente, avant-MeToo ». Contattato telefonicamente per la relazione per Inviato specialeha sbottato al giornalista la potente produttrice dello spettacolo Catherine Barma E “Ah! Ah ah, ovviamente, doveva succedere! » prima di tornare al suo servizio stampa.

Tra gli editorialisti contattati, solo i comici Jean-François Dérec e Éric Métayer, nonché il fumettista Philippe Geluck, hanno accettato di rispondere alle sue chiamate. Riferendosi a quest’ultimo, Chloé Vienne, contattata telefonicamente, commenta: “Si vedeva che era seccato: cercava di aiutarmi, voleva capire. Mi ha ammesso di essere caduto dalla sedia. » Gérard Miller, da parte sua, ha confermato in un comunicato stampa all’autore ciò che desiderava “per prenotare [sa] parola all’istituzione giudiziaria». Dall’annuncio della pubblicazione di Serial Miller, dichiara di essere stata contattata da altre tre donne. Nel mese di settembre la rivista Elle scrisse da parte sua di aver raccolto ottantaquattro testimonianze.

Serial Miller, di Chloé Vienne, con la collaborazione di Sophie Blandinières, ed. Stock, 280 pag., €20.

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