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Omaggio ai dipendenti Bosch, Catherine Méry pubblica un libro di ricordi

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Compagna per 34 anni di un’attivista sindacale presso la fabbrica Bosch, Catherine Méry ha scritto un libro in omaggio alle sue lotte e a quelle dei dipendenti, fino alla vittoria nel processo sull’amianto.

Catherine Méry è in pensione l’Education Nationale. Arrivata a Beauvais nel 1982, prima insegnante poi psicologa scolastica, è stata studentessa poi sindacalista impegnata e attivista politica, donna convinta, volontaria in diverse associazioni di solidarietà. Quando andò in pensione, iniziò a lavorare memoria in omaggio alle lotte dell’uomo che ha condiviso la sua vita per 34 anni.

“È un lavoro di memoria quello che sto portando avanti, un omaggio a chi ha lottato nella fabbrica Bosch. Volevo dar loro voce, queste sono le loro tracce”. Ha approfondito gli archivi che aveva dal suo compagno, attivista sindacale alla Lockheedche nel tempo divenne DBA, Bendix ed infine Bosch.

Nel 1976, questo fornitore automobilistico era uno dei polmoni industriali di Beauvais. Contò fino a quando 2.700 dipendenti cadere a 800 negli anni 2000 prima di chiudere nel 2009. “C’erano molti archivi politici. Dal 2014 gli archivi sono stati depositati presso l’Archivio Dipartimentale e saranno consultabili solo tra 50 anni”.

La storia del sito e delle battaglie raccontate in 4 parti

Il libro che sarà pubblicato a novembre ripercorre la storia di questo sito tra il 1956 e il 2020. Catherine Méry ha scelto di raccontarlo in 4 parti. Il primo affronta le lotte di CFDT dal 1970. “Abbiamo rivenduto gli orologi LIP per 3 anni e aiutato gli attivisti di Solidarnosc.”

A queste azioni di sostegno si aggiunge la diffusione di 32 numeri da “La Talpa Rossa, dalla paura del palcoscenico, da un’intervista a Walter Amsallem”. Grazie a queste lotte i salari furono aumentati. “Era uno stato d’animo luminoso che ci trasportava”. La seconda parte tratta degli anni ’80. Un piano sociale nel 1985 con il eliminazione di 887 posti di lavorola lotta di Solange, attivista della CGT e consigliera comunale, estratti dalle memorie di Lutte Ouvrière.

La terza parte riguarda il periodo dal 2000 alla chiusura nel 2009. “Ho inserito una testimonianza di Caroline Cayeux, brani di processi, manifestazioni e consigli comunali”. La quarta parte affronta la sperimentazione dell’amianto presente nella linea di produzione fino al 1985. “Ho aggiunto le parole dell’avvocato che ha difeso i dipendenti”.

Come promemoria, il divieto di esporre i dipendenti all’amianto è caduto il 1° gennaio 1997 e dal 1998 i dipendenti hanno potuto iniziare il pensionamento anticipato per esposizione all’amianto. Nel 2020, durante il processo davanti al Consiglio di Stato, “i dipendenti hanno vinto la causa ma molti erano già scomparsi”. Inclusa la sua compagna Gaby Hauet, morta di cancro devastante nel 2019.

Lei, che ha condiviso tutte le lotte, ha saputo far muovere il suo lavoro, basato sull’umanità, sulle testimonianze di chi ha lottato, di chi ha creduto nei propri diritti. Questo attivista sta ancora aspettando rimozione dell’amianto del sito.

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