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A Dieppe, l’ex medico di Neuville racconta in un libro una vita al servizio dei pazienti

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“Ho provato due volte a scrivere questo libro, non è il mio lavoro” sorride Michel Laffillé mentre fa visita al figlio Matthieu nel suo negozio di ottica a Neuville-lès-Dieppe. Il medico di famiglia di Neuville ammette suo malgrado di essere stato più attratto dalla professione di macellaio mentre lavorava con il padre nell’azienda di famiglia in Europa, soprattutto perché all’epoca gli studi non lo motivavano molto.

L’ex medico pubblica “Medico di famiglia… nonostante me” in vendita a 12 euro presso la libreria “Le Plumier” in rue Saint-Jacques a Dieppe o presso il negozio Laffillé Optique a Neuville-lès-Dieppe. “Un medico vecchio stampo, come non ce ne sono più oggi, che si prendeva il tempo per parlare con i suoi pazienti”dice di lui chi lo ha conosciuto.

Difficoltà a voltare pagina

Diversi elementi lo porteranno a seguire un percorso scolastico che gli permetterà di intraprendere la carriera professionale di medico di base mentre la moglie Marie lavorava come pediatra. Una vita professionale intensa per 37 anni con, una volta in pensione, la sensazione di aver sviluppato ottimi rapporti con pazienti che, alcuni, sono diventati amici. Tanto che ammette ancora oggi, a sei anni dal passaggio di testimone, di avere difficoltà a voltare pagina definitivamente.

Appassionato di sport fin dalla giovane età, fedele lettore della sua “bibbia” il quotidiano L’Équipe, Michel Laffillé aveva creato un gruppo amichevole che riuniva giovani medici della regione di Dieppe. Per dieci anni, dal 1986 al 1996, questa associazione ha raccolto donazioni a favore della ricerca medica organizzando grandi eventi sportivi come una partita di calcio Variétés con Platini allo stadio Maurice-Thoumyre di Dieppe, un torneo di tennis con Nastase o un incontro di judo con David Douillet.

Ho scalato passi leggendari al mio ritmo

Michel LafilléDottore in pensione

Passione per il ciclismo

Tanti i ricordi che il medico di Dieppe racconta nel suo libro ed evoca anche la sua passione per il ciclismo, questa volta, da praticante: “Ho scalato al mio ritmo ovviamente ma con vero piacere i mitici passi del Tour de , una cicloterapia, un farmaco dolce, per circa dieci anni, dal 2008, oggi mi pento di non aver visto iniziare prima il ciclismo.

Ma dopo alcuni problemi di salute, ha dovuto decidere di ridurre questa attività anche lì. E ha appena preso la licenza al campo da golf di Dieppe, tanto per tenersi in forma o semplicemente per muoversi.

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