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Rodez. Il festival del libro per bambini che regala piacere

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l’essenziale
Workshop, incontri, firme, la decima edizione del festival è iniziata ieri e continua oggi a Sainte-Radegonde.

JHo dieci anni, vado a scuola e ascolto sottovoce belle parole, rido, faccio volare un aquilone, sogno, volo.” Alain Dhers, presidente del festival, potrebbe cantare come un altro Alain, Souchon, per celebrare questo evento culturale divenuto imperdibile. “La prima autrice del festival, Amélie Sarn, mi ha detto alle 10 del mattino all’inaugurazione: qui sta accadendo qualcosa di speciale”. Una mania che continua, vista e sentita ieri, e lo sarà anche questa domenica. “Vogliamo ingresso e laboratori gratuiti, difendiamo i libri del piacere”. Tutto è detto. O quasi.

Gli incontri con gli autori sono pura gioia per grandi e piccini. “ Quando disegno, voglio che piaccia anche a me.”risponde logicamente Laurent Audouin, padre dell’investigatrice Mirette. Il pubblico vede moltissimi curiosi e mette anche le mani sulla penna ad acquerello. Alcuni fortunati scolari hanno addirittura beneficiato di questi momenti di discussione e pratica prima del festival. Una festa che dissacra il libro ricoprendolo di alloro, svolgendo un’opera di trasmissione in tutta umiltà e leggerezza. Nessuna lezione, il piacere di condividere un momento, una passione. Per tutti. Quest’anno viene creato un premio alla creazione per le scuole medie e superiori dell’Aveyron. “Non trasmettiamo opinioni ma valori con le parole, il disegno e il pensiero”riassume Saïd Benjelloun le cui calligrafie offrono un viaggio nella poesia. Far sognare, risvegliare le persone, abbattere i pregiudizi. E senza dirlo, né scriverlo, aprirsi a un mondo per scoprire e comprendere l’altro.

Proseguimento e fine del viaggio questa domenica, dalle 10 alle 18, presso il municipio di Sainte-Radegonde. E poiché tutto finisce in una canzone: “Lasciami sognare di avere dieci anni.”

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