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Dordogna: Perché il riscaldamento globale è al centro del libro “Le sang de la Double”?

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“Le sang de la double” è la prima opera pubblicata di Jean-Claude Castelain
Jean-Baptiste Marty

La tempesta del 20 giugno 2022, che ha colpito in particolare Ribérac, è al centro del libro “Le sang de la Double” di Jean-Claude Castelain. L’autore intende sensibilizzare l’opinione pubblica sul riscaldamento globale, di cui è lui la causa di questa violenta tempesta.

È in gioco la sopravvivenza dell’umanità? Questa è la domanda sollevata da Jean-Claude Castelain nel suo libro “Le sang de la Double”, pubblicato da Éditions de la Veytizou. Per trasmettere il suo messaggio, l’autore ha localizzato l’azione il 20 giugno 2022 nel Ribéracois, quando un violento temporale si è abbattuto sulla zona causando numerosi danni, molti dei quali ancora oggi non riparati. “Questo è il caso della mia casa”, sottolinea Jean-Claude Castelain. Quest’opera vuole essere fantastica anche con la presenza di esseri venuti da altrove che si innamorano della Terra, salvando l’eroe Jean-Cerbère Murat, abbattuto durante la tempesta e gravemente ustionato. “Ma comprendendo che stiamo andando verso la catastrofe, questi esseri se ne vanno”, dice l’autore 78enne.

Questo 20 giugno 2022 Jean-Claude Castelain soggiornerà a Venezia. “Sono state mia moglie e le mie figlie a spiegarmi telefonicamente l’accaduto. Ho preso il primo aereo per tornare a casa, sottolinea. Mia moglie mi ha detto che ha dovuto rifugiarsi sotto il tavolo di legno massiccio della sala da pranzo quando una parte del tetto è stata squarciata. Il temporale durò mezz’ora. » Attinge da queste testimonianze per valorizzare questo libro che vuole essere anche un romanzo di tipo regionale.

“Scrivo da molto tempo”

“Questo libro non è nemmeno un grido di aiuto, ma piuttosto un appello per un cambiamento globale. Il riscaldamento globale è alimentato dalla sovrappopolazione umana e dalle nostre modalità di viaggio. È giunto il momento di cambiare il nostro stile di vita”, dice il settantenne che ritiene che economia ed ecologia non vadano necessariamente d’accordo.

Questa è la prima volta che Jean-Claude Castelain viene pubblicato. “Scrivo da molto tempo. Ho i cassetti pieni di manoscritti”, dice l’uomo che è stato successivamente insegnante, direttore del personale in una grande libreria e allevatore di pollame. “L’unico legame che unisce queste vite professionali è la mia penna. Ho sempre scritto», sorride. All’autore non mancano i progetti con guida di Venezia e più precisamente del sestiere di Castello, il più grande della città lacustre. “Cerco un traduttore italiano. E vorrei che fosse illustrato con gli acquerelli. Conosco già qualcuno lì. » Vuole pubblicare anche un libro sulla politica, «che odio sempre di più», ammette e che si potrebbe intitolare «Il piccolo alfabeto della Raie publique». Un bel programma.

“Il sangue del doppio”, di Jean-Claude Castelain, Éditions de la Veytizou. 194 pagine. Prezzo: 20 euro.

Ludovico Ibarz

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