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Al centro dello “studio” di Dominique Bernard, amante dei libri e della bellezza

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Isabelle Bernard, il cui marito, l’insegnante Dominique Bernard, è stato assassinato il 13 ottobre 2023, davanti al complesso scolastico Gambetta-Carnot ad Arras. Qui a casa sua, in un villaggio a pochi chilometri da Arras, il 25 settembre 2024. AIMÉE THIRION PER “IL MONDO”

Nella fattoria dove vive Isabelle Bernard, in un villaggio a pochi chilometri da Arras, c’è una stanza santuario, dove, dall’ottobre 2023, nulla è cambiato. Questo è lo studio di suo marito, Dominique, un ufficio stretto pieno di libri dal pavimento al soffitto. C’è di tutto, romanzi, poesia, teatro, classici e moderni. Scelto sempre con gusto. Il professore di letteratura amava soprattutto i libri. In vacanza ne sceglieva uno da leggere a sua moglie. Momenti preziosi e cristallini come il linguaggio di Racine, sensuali come le poesie di Baudelaire.

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“I libri erano essenziali per lui, per noi. Mi ha permesso di leggere i testi più belli che ci siano. Leggiamo ad alta vocedice Isabelle Bernard. Mi ha dato il gusto per i libri e credo lo abbia trasmesso anche ai suoi studenti. Trascorreva il suo tempo al tavolo di lavoro. » Occhiali pregiati, lentiggini sulla pelle di porcellana, ha la carnagione di un’inglese, come la lingua che insegna. Dopo l’aggressione non ha voluto toccare nulla “ufficio di lavoro” di suo marito. Una sua maglietta è appoggiata sullo schienale della sedia da lavoro, come una presenza calmante.

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La finestra e i libri dell’ufficio di Dominique Bernard, assassinato il 13 ottobre 2023 ad Arras. Qui, il 25 settembre 2024, a casa sua, in un villaggio a pochi chilometri da Arras. AIMÉE THIRION PER “IL MONDO”

Dalla finestra si vede il giardino, i suoi maestosi alberi, il suo pollaio e il suo stagno, che Dominique Bernard aveva appena scavato. Isabelle Bernard ha insistito per rifinirlo, metterlo in acqua, decorarlo piantando fiori tutt’intorno. I pesci volteggiano sotto i mutevoli riflessi del cielo settentrionale. “D’estate gli piaceva passare il tempo in giardinoricorda. Fu lui a comporlo affinché ci fossero fiori tutto l’anno. » La sua voce è precisa, solida e tenue allo stesso tempo, soprattutto vivace. Isabelle Bernard ha attraversato momenti difficili, li sta attraversando e li attraverserà sempre. Ma il suo dolore non ha mai avuto il sopravvento, e nemmeno la sua rabbia. Parla con voce calma, quasi allegra quando si tratta di rievocare il ricordo di suo marito.

Trasportatore di conoscenza

«Si interessava anche di attualità, di cinema, di filosofia, di cucinaha detto di lui. Era sempre alla ricerca di nuove ricette, aveva una grande curiosità. Era un uomo molto colto. Amava la pittura, la musica, la letteratura. » Figlio di un insegnante, aveva conseguito il diploma di maturità scientifica prima di dedicarsi per gusto agli studi letterari. Ha studiato letteratura moderna all’Università di Lille, dove in gioventù ha fondato una compagnia teatrale. Per giocarci I Giustidi Camus.

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