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Le montagne di Neuchâtel: un libro essenziale – Journal le Ô

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Che sontuoso tour dei paesaggi della regione in 208 pagine e 220 foto

Dopo aver percorso la nostra regione lungo i sentieri che la segnano, la giornalista Monique Chevalley e il fotografo Mario Del Curto la descrivono in questo bellissimo libro di 208 pagine. Neuchâtel, quattro regioni forti tra cui quella delle Montagne sulle quali gli autori utilizzano immagini e testi di qualità, a volte personali e graffianti. Partecipando al processo, l’Ô ha interrogato l’autrice sulle sue motivazioni per aver viaggiato attraverso questo angolo del paese popolato da poco più di 50.000 bipedi, per descriverne i paesaggi, il patrimonio edilizio, la flora, la fauna e la vita.

– Cosa ti ha spinto a decidere di intraprendere questa spedizione?
– La parola spedizione è molto esagerata perché le montagne di Neuchâtel fanno parte del mio cantone. Nato sulla costa, il mio lavoro di giornalista mi ha portato a scoprire la montagna e la mia seconda attività di guida-interprete culturale ed escursionistica mi ha fatto apprezzare il Giura ma anche rendermi conto che rimangono vaste foreste dove ci si può perdere …lo racconto nel capitolo sulla valle della Brévine.

– Nove spazi abitativi, una regione. Come hai sviluppato il filo conduttore del libro?
– Quando l’editore mi ha proposto di scrivere i testi, ho subito avuto la visione di tre itinerari che seguono le pieghe del Giura: quello di Sagne, Ponts e Brévine, quello dei comuni di La Chaux-de-Fonds e Le Locle e quello di le gole del Doubs. E ho sentito il forte desiderio di assorbirli, di esplorarli a piedi. Per questo progetto in cui avevo carta bianca, ho voluto distaccarmi dalla scrittura giornalistica per interpretare questo angolo di Paese condividendo le mie emozioni e le mie esperienze. Lungo il percorso, i tre percorsi sono diventati cinque movimenti geografici, con un sesto dedicato specificatamente all’orologeria e un settimo al tornado che ha devastato La Chaux-de-Fonds.

– In questo libro il posto d’onore è dato alle foto, come avete collaborato?
– L’editore ha commissionato a Mario Del Curto, un artista fotografico specializzato nel catturare la vita. Condividendo lo stesso ritmo lento di cammino per immergersi nella regione nel corso delle quattro stagioni, la nostra coppia si è ritrovata subito. Se camminavamo insieme, Mario Del Curto andava anche da solo a scattare foto all’alba, nelle diverse stagioni, e si trovava a stretto contatto con la gente durante i tanti eventi culturali e popolari che abbondano nella regione.

– Il tuo preferito?
– Per affrontare il tema dell’orologeria che ha fecondato questa terra fino alla punta degli aghi dei suoi abeti, mi è apparso in sogno un luogo: la fattoria Pélard. Fu lì che nel XVI secolo un fabbro realizzò i primi orologi da torre. Dopo diverse passeggiate sulle coste del Doubs, abbiamo scoperto queste vestigia del patrimonio miracolosamente conservate e restaurate. Un luogo magico, il Pélard, di cui avevo messo la foto sulla mia carta da parati, mi ha sempre riportato alla semplicità delle mie origini e mi ha ispirato ad affrontare altri temi essenziali.

– Una foto del libro in particolare?
– Una delle mie preferite è quella scattata nell’estate del 2022 nel bel mezzo di un’ondata di caldo sull’altopiano di Valanvron di una contadina e suo figlio preoccupati di dover separarsi da alcune mucche a causa della mancanza di fieno per l’inverno. Ad altri piace questa visione delle dolci colline a sud della valle di Locle con un cervo sullo sfondo o quella di una piccola lumaca posta sotto l’ascella di una statua femminile nel cimitero di La Chaux-de-Fonds… e tanto altro altri che punteggiano questo libro, un vero inno alle montagne di Neuchâtel.

– Il miglior motivo per acquistare il libro?
– È un bel regalo da fare o da regalarsi per scoprire ed esplorare la Montagna al caldo del proprio divano senza dover tuffarsi nel Lago Taillières durante la Festa del Freddo. Un bel libro da lasciare in giro per sfogliare, approfondire le foto, leggere a frammenti, chiuderlo e riaprirlo. Un libro che permette di assorbire, di comprendere meglio lo sviluppo e il tessuto umano, naturale, agricolo e topografico delle montagne di Neuchâtel e che vi dà il gusto di camminarvi.

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