FIGAROVOX/Tribuna – Sabato, 64 presunti “antifascisti” hanno tentato di interrompere la sessione di autografi di Marguerite Stern e Dora Moutot. La brutalità di questa azione rivela il totalitarismo della cosiddetta ideologia progressista, ritiene la filosofa Renée Frégosi.
Renée Fregosi è una filosofa e politologa. Ultimo lavoro pubblicato: Cinquanta sfumature di dittatura. Tentazioni e influenza autoritaria in Francia e altrove(Éditions de l’Aube, 2023).
Il 5 ottobre, Marguerite Stern e Dora Moutot sono state aggredite durante una sessione di autografi del loro libro Transmania sull’impregnazione delle nostre società occidentali da parte dell’ideologia trans. In nome della lotta contro la cosiddetta “transfobia”, gli aggressori, incappucciati e armati di manganelli, si professavano antifascisti.
Questo attacco ne ricorda altri (elenco non esaustivo). Lo scorso agosto, la giornalista sportiva britannica Laura Woods è stata aggredita per strada per essersi lasciata credere che due atleti che avevano vinto gare olimpiche nelle categorie femminili fossero in realtà uomini biologici. Nel giugno 2023, Gilles Guglielmi e Xavier-Laurent Salvador furono spruzzati di vernice e brutalizzati dagli studenti durante una conferenza universitaria…
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