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Quali libri leggere questa settimana? La nostra selezione, con IL grande romanzo americano di questo autunno

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Scopri i nostri consigli di lettura della settimana.

“Benessere” di Nathan Hill (Gallimard)

Dopo una storia davvero straordinaria (Fantasmi del vecchio paese), lo scrittore ritorna e ci propone IL grande romanzo americano di questo autunno. All’inizio degli anni ’90, a Chicago, Elizabeth e Jack, studenti, vivono in due edifici uno di fronte all’altro. Ogni sera, senza saperlo, si osservano nel buio e immaginano la vita dell’altro, pensando che né lui né lei vorranno mai amarlo. Finiscono per incontrarsi in un bar alla moda, dove Jack sta scattando delle foto. Diventano inseparabili, due anime gemelle con un segnale per comunicare: “Vieni con”.

Vent’anni dopo, le illusioni sono svanite. Elizabeth gestisce la “clinica del benessere”, che studia l’effetto placebo sui pazienti, Jack insegna storia dell’arte e il figlio Toby fa capricci violenti e incomprensibili. La coppia si prepara ad acquistare il primo appartamento, ma la moglie vuole camere da letto separate. Quale richiamo avrebbe potuto farli credere nella felicità o nel successo? Ci sono voluti ambizione e talento perché Nathan Hill, in oltre settecento pagine, costruisse una struttura romanzesca con avanti e indietro nel tempo, immaginasse personaggi finemente realizzati e analizzasse la loro storia familiare, ancorata a quella degli Stati Uniti. Il risultato è nostalgico e caustico, sottile e brillante. Da non perdere!

“La casualità è una cosa molto bella” di Philippe Jaenada (Mialet-Barrault)

Conosciamo la passione dell’autore per le notizie. Questa volta Philippe Jaenada cerca di chiarire un suicidio. Perché, all’età di 20 anni, la bella Jacqueline Harispe si è gettata dalla finestra? Perché si suicidò davanti al suo amante il 28 novembre 1953? Libera e intelligente, la giovane trascorre le sue giornate al Moineau, un caffè nel 6° arrondissement di Parigi, con il suo gruppo di amici incapaci di staccarsi dal momento presente. Seguiamo felicemente le peregrinazioni di Philippe Jaenada in questo denso libro, che ci offre una struggente fotografia della Parigi del dopoguerra.

“Le sette case di Anna Freud” di Isabelle Pandazopoulos (Actes Sud)

Dopo aver raccontato le eroine della sua fantasia, la scrittrice guarda, questa volta, alla vita emozionante di una delle figlie di Sigmund Freud. Nel 1946, quando era gravemente malata, Anna descrisse alla sua infermiera le sofferenze e le realizzazioni che avevano costellato la sua vita. Ultima figlia non voluta di una famiglia di sei figli, è lei che erediterà il lavoro del padre, per il quale proverà sempre una profonda tenerezza. Per tutta la vita, Anna lotterà per applicare la psicoanalisi ai più piccoli, ma anche per vivere liberamente la sua storia d’amore con una donna. Riccamente documentata e commovente, questa biografia romanzata è affascinante.

“I figli lupo” di Vera Buck (Gallmeister)

Rebekka è cresciuta a Jakobsleiter, un paesino nel cuore delle montagne. È anche in questa foresta sepolta nella neve per più di cinque mesi all’anno che questa giovane ragazza sognante scompare misteriosamente, proprio come un’altra adolescente. Poi l’insegnante del villaggio vicino. Chi spezza il destino di queste donne innocenti in questa terra isolata dal mondo? Lupi? Uomini? Il giornalista che indaga su queste sparizioni è pronto a ottenere risposte dolorose? Costruito attorno a personaggi che sembrano pezzi di un puzzle, questo avvincente thriller tedesco sorprende fino all’ultima pagina.

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