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“The Oxford Quartet”, Donne pensanti – Libération

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Biografie

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Il quaderno dei Livres de Libécaso

I filosofi britannici Clare Mac Cumhaill e Rachael Wiseman fanno riferimenti incrociati alle biografie di quattro amiche Elizabeth Anscombe, Philippa Foot, Mary Midgley e Iris Murdoch, dai loro amori e fastidi ai loro contributi alla filosofia morale contemporanea.

La scena iniziale il Quartetto di Oxford vale il suo peso simbolico. Il 1 maggio 1956 i professori dell’Università di Oxford furono convocati per votare, tra le altre cose, sull’assegnazione della laurea honoris causa all’ex presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman. “Sentendo il suo nome non si poteva fare a meno di continuare dentro di sé: “Hiroshima, Nagasaki”. L’assemblea, composta in maggioranza da uomini, si aspetta che un pugno di donne contesterà questa decisione, come si vociferava prima di loro. Elizabeth Anscombe si alza per andare al leggio. Nel suo discorso pronunciato in inglese (la tradizione richiede il latino), paragona Truman ai più grandi criminali della storia, Nerone, Gengis Khan, Hitler o Stalin, e lo definisce un “macellaio”. L’argomento irrita, mette i brividi, non impedisce un voto positivo e, il 20 giugno, Truman riceve il diploma in veste scarlatta e berretto di velluto nero, poi cena al pasto annuale ufficiale chiamato “Gaudy”, ancora esclusivamente maschile, con “una schiera di vescovi, cavalieri e signori, ambasciatori e conti”.

Chi è “Miss Elizabeth Anscombe”, l’Oxford Trouser Terror? Una delle maggiori filosofe britanniche del XX secolo, la più brillante del gruppo di amici che formò con Philippa Foot, Mary Midgley e

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