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alla scoperta della biblioteca del patrimonio di Clermont

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La Biblioteca del patrimonio di Clermont si trova all’interno del Municipio, un edificio risalente al XIV secolo.

Manoscritti, libri moderni… The Biblioteca del patrimonio di Clermont è pieno di numerosi tesori, tutti in un edificio risalente al XIV secolo. L’Municipio ospita infatti tra le sue mura la Biblioteca Comunale sin dalla seconda metà dell’Ottocento. Dopo numerosi lavori eseguiti in passato, la scaffalatura si sta trasformando, anche oggi, per accogliere il libri contemporanei pur mantenendo il suo vecchio sfondoaccessibile al pubblico. Dall’incunabolo, uno dei primi libri stampati nel XV secolo, all’ultimo libro illustrato per bambini, la biblioteca ospita 30.000 volumi tra cui quasi 200 manoscritti.

Attraverso i secoli

L’esistenza di una biblioteca pubblica a Clermont appare, per la prima volta, in una delibera del Consiglio Comunale del 1° agosto 1833. In questo documento, gli eletti lamentano il suo stato “da lungo tempo trascurato” e desiderano riportarla allo stato vita. Questo impegno sembra essere stato seguito, poiché il 18 agosto dello stesso anno, il sindaco, Dugay du Fay, annunciò che il Ministero della Pubblica Istruzione aveva donato alla biblioteca una sessantina di libri. Questi atti testimoniano l’esistenza della biblioteca di Clermont, ma la sua ubicazione nella città non è precisa. Lo stesso vale per le sue origini, che restano ancora sconosciute.

Nel 1836 il comune decise di avviare la costruzione di un museo agricolo sul sito dell’antico campo da tennis (attuale piazza Vohburg), comprendente una sala riservata alla biblioteca. Il 6 agosto il consiglio comunale vota un credito di 600 franchi per l’acquisizione di nuove opere.

Nell’ottobre 1839 la gestione della biblioteca fu affidata a Philippe Simon Edouard Féret. La biblioteca si arricchì di nuove opere, ma decenni dopo la città vendette al dipartimento il museo agricolo. La biblioteca non ha più locali e sospende le sue attività. I libri vengono poi custoditi in un’abitazione prima di essere depositati in una stanza presso il Municipio. Da questa data fino al 1877 non si hanno più tracce del funzionamento della biblioteca. I libri dormono.

Nel 1874, il Municipio fu classificato Monumento Storico su raccomandazione di Viollet-le-Duc. L’edificio sarà poi sottoposto ad importanti lavori di restauro. Il retro della biblioteca, dal canto suo, resta ancora ammucchiato nel sottotetto dell’edificio. Si è dovuto attendere il completamento dei lavori e la nomina di un nuovo bibliotecario, il signor Pilon Dufresnes, affinché le opere venissero rispolverate e catalogate.

Nel febbraio 1888 la biblioteca aprì le porte ai lettori nei locali che occupa ancora oggi. Locali che prima fungevano da sala matrimoni e sala del consiglio comunale.

Una biblioteca, diverse collezioni

La biblioteca offre ai lettori un’ambientazione storica, nella struttura dell’edificio come nelle opere. Lo sfondo antico è disposto in alto, mentre i libri moderni in basso, a disposizione del pubblico. «C’è un mix di libri contemporanei che distorce un po’ la biblioteca», confida Emmanuel Bellanger, direttore del dipartimento di cultura e patrimonio, «perché ce ne sono sempre di più. Per questo attendiamo con impazienza la creazione di una mediateca, che oggi è ancora in fase di progettazione”.

Molti libri sono legati alla storia locale della città. E, tra le opere, c’è una collezione di bandiere, la più antica delle quali risale alla Rivoluzione. “Dobbiamo queste collezioni all’ex sindaco, Edouard Féret”, continua Emmanuel Bellanger, “il cui obiettivo era preservare il patrimonio. Si rese conto che gli elementi contemporanei avrebbero potuto interessare le generazioni future. Conservò così molti oggetti e documenti come incisioni, dipinti, una collezione di vecchi proiettili…”

Poiché il Municipio è elencato, non dispone di ascensore. Per le persone a mobilità ridotta, nel giugno 2009 è stata aperta una biblioteca annessa nei locali del Centro Socioculturale, nel quartiere delle sabbie.

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