“L’Inconnu de la route de Toulouse” (19€, raccolta “Les imaginaries métropolitains”) non è sconosciuto ai lettori di “Sud Ouest”. L’opera ripercorre l’indagine partecipata condotta dagli abitanti di Villenave-d’Ornon, Talence e Bègles per identificare un personaggio anonimo ritratto su una cartolina centenaria. Come per la ricerca del Graal, l’importante non era tanto raggiungere la meta inaccessibile quanto creare un’avventura comune sulla memoria del luogo, per tracciare il ritratto di un’arteria urbana poco amata, prodromo della “brutta” Francia periferica ormai in disuso. cuore dell’area urbana e nel pieno del cambiamento, per mostrare e far parlare i suoi abitanti… affinché non siano sconosciuti agli archivisti del futuro.
Con “La voilà” (24€, coll. “L’usage du rivière”), Sébastien Sindeu mette in risalto un altro occhio oltre al suo, quello di Pierre Lansac, che per sette anni ha accompagnato i surfisti delle maree sulla Garonna. Un magnifico lavoro in macchina e in bianco e nero sull’attesa, l’ancoraggio degli uomini in un luogo, la tensione del momento per non perdere l’onda… in cui è possibile vedere analogie con la (esth) -etica fotografica sostenuta da Sébastien Sindeu: “Se non pubblico io stesso questi lavori, dove potremo vederli? L’immagine è ovunque, ma quale spazio di espressione per un lavoro a lungo termine, che sia l’unico capace di creare comunanza in un territorio? »
In questi due oggetti pensati per essere portati con sé, l’indagine iconografica si affianca a testi che aprono alla riflessione. Su “L’Inconnu”, un’intervista all’urbanista Emmanuelle Bonnot. E in “Eccola”, quella dello specialista fluviale e sindaco di Rions Vincent Joinot.
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