Un terzo volume
“Dopo una telefonata, sono venuto qui nel 2008 con quattro fumetti per illustrare il “Trasferimento di Luce”, dice Faymonville. Il suo primo romanzo, uscito nel 1993, ha vinto tutti i premi. Ci siamo incontrati di nuovo alla festa medievale di Namur e Bernard non è mai stato a corto di buoni consigli. Sono venuto qui e me ne sono andato con pile di libri che mi documentavano. Allora abbiamo abbandonato l’idea del fumetto e ho illustrato il libro.” Oggi esce il terzo ed ultimo volume. Un’opera colossale, il primo romanzo ad aver così magnificato la città di Huy.
“Non ho avuto problemi a dire sì a Thierryspiega Bernard Tirtiaux. La storia scritta non ci appartiene più, è un dono che facciamo agli altri. I migliori orafi dell’Occidente si trovavano a Huy. Sono venuto per respirare le strade, come rue des Fouarges. Numerose sono anche le informazioni fornite dallo storico Léopold Génicot. Ho camminato più volte a Huy, ma anche nella valle di Hoyoux e al castello di Modave. La storia del “Passeur de Lumière” ha fatto progredire il modo in cui guardo le mie vetrate colorate. È stato scrivere questo libro che ha aperto la mia sensibilità. Provo a condividerlo. Ho messo un rosone qui, alla Fattoria Martinrou, nella cappella che fece costruire mio nonno. Si illumina la mattina presto. Più che dire che vado verso la luce, direi che è la luce che mi chiama.”
La sua casa hobbit
E l’artista ci porta nel suo mondo: il suo giardino, la sua casa, il suo laboratorio o anche la sua bubble house, chiamata anche knitting house. Una casa modulare progettata con una forma arrotondata che vuole essere un covo di artisti. “È fatto con gesso e lana di vetro, spiega Bernard Tirtiaux. L’interno è progettato in modo pratico, non c’è spazio sprecato. Questa casa l’abbiamo immaginata insieme ad amici, ci siamo divertiti tantissimo a costruirla. Sembra una casa degli hobbit. Potrebbe essere una buona alternativa alla crisi immobiliare che stiamo vivendo attualmente.”
Nel laboratorio l’acqua è un altro tema al quale lo scultore è molto attento. L’artista è così passato dalle vetrate all’incastonatura di secchi d’acqua per offrire una magnifica allegoria dell’acqua, bene dell’umanità, dell’acqua che non può essere rubata, dell’acqua che ci fa vivere e che diventa un bene tanto minacciato dalla inquinamento, riduzione o addirittura scomparsa in alcune aree del mondo. C’è dell’umorismo in questa scultura di Bernard Tirtiaux che trasmette così l’appello lanciato da Riccardo Petrella dieci anni fa, ripetuto dal movimento da lui lanciato, l’Agorà degli Abitanti della Terra.
Acqua, sacra…
“Come possiamo affidare a un gruppo ristretto di operatori finanziari, per giunta facoltosi, spinti dalla sete di rendimenti speculativi a breve termine, la responsabilità di “regolare” la tutela, valorizzazione e utilizzo dell’acqua, bene sacro perché essenziale e insostituibile per la vita e la convivenza? chiede Bernard Tirtiaux.
Poi nel laboratorio osserviamo una scultura di Nivard. Si parlava di una statua di Nivard davanti alla Collegiata di Huy, ma il progetto non si è concretizzato. “Nivard ha le sue radici qui, l’ho addirittura fatto nascere a Chassepierre, sono venuto a passeggiare per le strade per cercare la sua presenza. Si era parlato di installarlo in Place Verte ma il posto era troppo angusto. L’Assessore Joseph George ebbe allora l’idea della Chiesa Collegiata, ma senza seguito. “
I due autori verranno questo sabato a Huy per presentare le loro opere: il terzo volume della versione illustrata di “Passer de Lumière” di Thierry Faymonville e “L’Écorché”, un nuovo libro di Bernard Tirtiaux e “Belgiques”, una raccolta di racconti.
> Prenota Mattina al centro culturale Huy, sabato 14 dicembre alle 10:30. Incontro gratuito. Possibilità di concludere con una raclette (17 €, da prenotare entro il 12 dicembre). 085/21 12 06