Le librerie fanno la guerra a Vincent Bolloré. Lo hanno annunciato circa 80 librerie, in un forum pubblicato sul sito Contrattaccomartedì 19 novembre, che avrebbero boicottato i libri “pubblicato dalle case editrici del gruppo Hachette, che appartengono ormai all'impero di Vincent Bolloré”. “A fine anno, nelle nostre librerie indipendenti, potrebbe essere meno facile trovare certi libri. Non saranno evidenziati, né sul tavolo né in vetrina, e forse anche semplicemente assenti »è scritto nella missiva.
Rifiuto essere « lo strumento di propaganda delle forze reazionarie »
Secondo le librerie « il potere del gruppo Bolloré è in espansione” e mirerei a farlo « per distillare il razzismo, il sessismo e l’astinenza nazionalista, per portare la paura quotidiana di ciò che non è abbastanza bianco, abbastanza ricco, abbastanza eterosessuale, abbastanza cisgender”. L'acquisizione di Hachette da parte del gruppo Bolloré, un anno fa, lo farebbe « una catastrofe per l’editoria e il mondo del libro”secondo queste librerie. Hanno anche sottolineato « lo spostamento » dalla casa editrice Fayard, che « ha appena visto nominata direttrice Lise Boëll, direttrice di Éric Zemmour, e lancia in pompa magna i libri di Jordan Bardella e Philippe de Villiers.
Il resto dopo questo annuncio
Gli autori dell'articolo, però, hanno voluto precisarsi affermando ciò « “Non si tratta di dire che tutti gli autori che pubblicano con Hachette sono di estrema destra” et « e nemmeno quelli che lì lavorano e pubblicano”. Le 80 librerie semplicemente si rifiutano di esserlo « lo strumento di propaganda delle forze reazionarie » ed essere « le piccole mani nascoste e logistiche di coloro che sono coinvolti in tutti i disastri”. L'articolo si è infine concluso con un appello alla censura: « Per festeggiare uniti e impegnati, boicottiamo Bolloré! »