La merce più preziosa, un racconto di Jean-Claude Grumberg (due) | I blog di Gilles Pudlowski

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La merce più preziosa, un racconto di Jean-Claude Grumberg (due) | I blog di Gilles Pudlowski

Vi abbiamo parlato cinque anni fa della bellissima storia di Jean-Claude Grumberg. Eccolo splendidamente ristampato in un’edizione illustrata dal regista Michel Hazanavicius al quale dobbiamo l’adattamento cinematografico di questa storia immaginaria… anche se non così tanto. Basta leggere l’autore fino alla fine e capire che “ Il Memoriale della deportazione degli ebrei dalla Francia, istituito nel 1973, rappresenta, per molti di noi, figli di deportati, una tomba di famiglia“…. Di seguito è riportata una riproduzione del nostro articolo su questo libro al momento della sua pubblicazione.

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Un breve capolavoro? Questo è tutto. Ecco un racconto, ma così modesto, così tenero, così denso, così forte, insomma commovente, dove l’autore de “L’Officina” concentra la sua esperienza della Shoah, ma senza mai nominarla. Il drammaturgo sobrio e forte si mette nei panni di un Perrault ashkenazita. Ci racconta così la storia di un povero taglialegna che sognava di avere un figlio e accoglie una bambina abbandonata in un panno, anzi in uno scialle, caduto dalla punta delle dita, da un carro bestiame che sfreccia per la campagna. . Attenzione: siamo in Polonia nel febbraio 1943. Non vi diremo altro. Ma sappiate che esiste un’economia di parole così forte, così avvincente, che il lettore, colto fin dalle prime righe, trattiene a malapena il fiato e segue i destini dolorosi e incrociati del taglialegna, del marito, del trovatello perduto famiglia anche se non poi così tanto… Ma, zitti, questa breve storia è raccontata solo a piccoli passi, solo a bassa voce. Emozione garantita e morale mantenuta.

La merce più preziosa: un racconto di Jean-Claude Grumberg, disegni di Michel Hazanavicius (Seuil, 132 pagine, € 21,50).

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