Un bella presa in giro. Il poeta di Saint-Georgeais Luc Loiseau aveva già fatto venire l’acquolina in bocca agli ammiratori di Rimbaud con il brusio del vero falso ritratto che aveva infiammato il web nel 2023. La foto, ingiallita, sembrava essere stata ritrovata in fondo a un vecchio baule in una soffitta. Abbiamo visto Arthur Rimbaud, in piedi, in una strada di Parigi l’1È Novembre 1873, di fronte all’obiettivo di un certo Ernest Balthazar. “Conosciamo solo otto foto di lui. Ciò dimostra se l’eventuale riesumazione di una nona foto avesse scosso il mondo della poesia. Avevo però precisato chiaramente, postando su un gruppo Facebook che riunisce gli amanti del poeta, il mio utilizzo dell’intelligenza artificiale. » Sì, perché l’autore del ritratto è molto contemporaneo ai nostri tempi, ha 53 anni e vive a Saint-Georges-de-Didonne. La vicenda ha suscitato così tanto scalpore che è apparsa addirittura nel telegiornale di TF1 nella sezione “verifica dei fatti”.
La famosa foto è sulla copertina del libro uscito giovedì 7 novembre per le Éditions Gallimard, “Rimbaud è vivo. » Il risultato di un lavoro titanico. “Tra i testi e lo scatto delle foto, ho impiegato un lungo anno con giornate impegnative”, confida Luc Loiseau. Il racconto ripercorre cinque anni della vita del poeta dal 1870 al 1875. L’autore ha attinto a tutte le testimonianze d’epoca di coloro che hanno incrociato il cammino dell'”uomo dalle suole di vento”, anche durante il tempo di un’ora di sera. Ha vagliato tutte le informazioni che si riferivano ad esso. “Ne sono appassionato fin da quando ero adolescente. Ho una libreria “Rimbaldiana” ben fornita. Sono stato anche alla Biblioteca Nazionale di Francia”, racconta il Saint-Georgeais.
Una vita di eccessi
Per 272 pagine, ci immergiamo in questi cinque anni più fertili della vita di Rimbaud, vero personaggio di un romanzo, come se fossimo lì. Non è estranea a ciò la presenza, grazie all’intelligenza artificiale (AI), di un centinaio di foto illustrative. “Doveva essere credibile, come se lì quel giorno in quel momento ci fosse stato un fotografo. La parte più difficile è stata ripristinare la realtà delle scene. Quando non ero soddisfatto del lavoro dell’intelligenza artificiale, rimettevo il telaio ancora e ancora. Successivamente ho dovuto correggere i dettagli. Il risultato è il risultato di una combinazione di diverse tecniche digitali. Le immagini grezze non potevano essere utilizzate così come erano”, sottolinea Luc Loiseau.
Anche l’editore, inevitabilmente esigente per un libro di questo calibro, ci ha messo due soldi. “Hanno guardato ogni scatto con una lente d’ingrandimento. Doveva essere esente da qualsiasi difetto. Ogni immagine mi ha richiesto dalle due alle sei ore di lavoro. » Delle 150 foto proposte da Charentais-Maritime, Gallimard ne ha selezionate un centinaio. L’obiettivo in tutto questo è “permettere al lettore di entrare direttamente nella vita folle, piena di colpi di scena, che Arthur Rimbaud condusse durante questo periodo tra i 15 ei 20 anni. » Un’esistenza segnata dagli eccessi, dalle fughe, dall’ubriachezza…
Lungi dall’essere un libro destinato agli studiosi, è soprattutto un inno alla creazione, alla libertà e all’avventura. “Dopo il 1875 non scrisse mai più un verso di poesia fino alla fine dei suoi giorni nel 1891 all’età di 37 anni. ” Per quello ? Per scoprirlo bisogna aprire “Rimbaud è vivo. »
“Rimbaud è vivo” è uscito il 7 novembre presso le Éditions Gallimard al prezzo di 39 euro.