La nuova opera dello scrittore di Sète è un affresco di fantasia eroica, in realtà una splendida cornice per una scrittura che è ancora tra le sue opere letterarie più compiute. Il Libro delle Ceneri è di 400 pagine sul potere, l’emoglobina, la religione, l’oscurantismo. E un messaggio: amata libertà.
È il libro dei quattrocento colpi! Un’epopea da quattrocento colpi: uno in ognuna delle 400 pagine che vengono divorate come se la storia consumasse i nostri brutti tormenti dell’anima. Uno scatto per ciascuna delle pagine ingoiate avidamente. È ritmico. In questo romanzo d’avventure pulsa forte, come quando un’arteria scoppia improvvisamente sotto una mitraglia.
Olivier Martinelli fa di meglio che tenere a bada la sua malattia: mantiene le distanze di un romanziere affermato!
Lo è, forse, anche perché è un libro catartico, per ognuno di noi, e senza dubbio per l’autore stesso: questi combattimenti, guerre e altre esplosioni vulcaniche, questi spruzzi di emoglobina sono anche, guarda caso, un modo per esorcizzare, per mettere alla prova malattia a bada. Il suo, quel maledetto mieloma. E, da appassionato di letteratura, Olivier Martinelli fa meglio che tenere a bada la sua malattia: mantiene le distanze di un romanziere affermato!
Abbonda: “Scrivere mi permette di prendere le distanze da questa spada di Damocle e dal contesto medico e anche di evadere dal mio lavoro di insegnante di matematica. Ma, a differenza di alcuni autori, non sto dicendo che scrivere sia doloroso. Anche quando le scene sono difficili, ho il sorriso sulle labbra. È pura gioia. Mi permette di vivere altre vite”.
Un universo difantasia eroica tutto suo con una svolta da scoprire
Ci sono anche, in questa cronaca-affresco medievale-futuristica, costruita come giustapposizione di notizie intrecciate, le ferite, quelle che infliggiamo o che subiamo; quelli che diamo volontariamente e quelli che guariamo perché dobbiamo. Anche la redenzione.
Per questa nuova opera, così riuscita, battezzata Il Libro delle Ceneri (sappiamo cosa aspettarci), che segue in questo filone il Libro dei Puri, e che può essere letto senza aver scoperto i precedenti, Olivier Martinelli per primo ha trasmutato se stesso. Ha ritrovato la pietra filosofale nelle vesti di un’eroina: ora è nella pelle di Zila, una donna – non ultima che tiene in mano il destino di un intero popolo – che ha tessuto un universo difantasia eroica molto suo con un tocco di teatro da scoprire!
Scrittura leggera e corposa. Lavorato, magnetico. Letterario.
E per meglio adattarsi all’epoca, giudiziosamente femminista, Zila-Martinelli, sorella del re, prenderà la guida di una sorta di “crociata” mentre nulla la predestinava ad esercitare questo potere che spettava a suo fratello. Abbastanza per dare più forza all’esercizio delle sue responsabilità per le quali non era preparata. Martinelli affronta questo libro sempre con questa scrittura leggera e densa allo stesso tempo. Lavorato, magnetico. Letterario.
Contro l’oscurantismo
L’autore continua: “Volevo fare un pamphlet femminista e mi sono detta che in questo caso la protagonista poteva anche essere una donna.“Perché un opuscolo? “I diritti delle donne restano sempre più indietro; vengono derisi e coloro che dovrebbero difendere le donne sono quelli che lo fanno meno. E poi, tutto ciò che sarebbe pericoloso dirlo, che non sarebbe fittizio, nell’epoca attuale e attraverso l’immaginazione, possiamo permetterci di dire molte più cose.“ E, infine, “Anche mettersi nei panni di una donna è un’esperienza nuova e ho voluto cimentarmi in questo. È anche un pamphlet contro l’oscurantismo”.
“La libertà vale tutti i sacrifici?” L’autore conferma: “È un po’ il messaggio del libro”
I Palocks (i malvagi), Daan il Rosso, il Libro della Verità, la Dea della Pace e il cuore pulsante di questo nuovo romanzo (di Leha) di cui possiamo leggere la definizione, a pagina 20: “Avrebbe potuto fare una campagna per l’abolizione di tutte le forme di devozione ai loro dei invisibili…” Perché questo libro anticlericale in cui noi “vomita le persone sottomesse” sorge spontanea la domanda essenziale: “La libertà vale tutti i sacrifici?” L’autore conferma: “Questo è un po’ il messaggio del libro.”
“Quando scriviamo fantasy eroico, non siamo necessariamente presi sul serio a livello letterario”
Guerre di clan in cui siamo divisi sull’interpretazione di un libro sacro… Capitoli brevi, ben confezionati, con belle formule. Che soprattutto ti permette di scappare. Alcune scene, spiega, sono state addirittura ispirate a film, come ad es Palla a rulli o da Viaggio alla fine dell’Inferno... È soprattutto un’ambientazione letteraria. Troviamo lì tutto lo stile dell’autore. Avremmo sicuramente voluto dedicare più tempo alla lettura di certi personaggi complessi! Ciò avrebbe aggiunto qualche dozzina di pagine di… divertimento! Abbastanza in ogni caso per cancellare ogni timore di una promessa letteratura dell’immaginazione che porta in sé qualcosa di peggiorativo per alcuni. Quando scriviamo fantasy eroico, non siamo necessariamente presi sul serio a livello letterario“, confida Olivier Martinelli.
Il prolifico autore di Sète ha già nei suoi cassetti altri due manoscritti. Uno dei quali gli permetterà di ritornare al suo primo amore, il rock. Velocemente !
Olivier SCHLAMA
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Il Libro delle Ceneri, Edizioni Leha, €20.
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