Sabato 9 novembre esce il libro di Jordan Bardella, presidente del partito di estrema destra Raggruppamento Nazionale. Intitolato Quello che sto cercando, l'opera sarà stampata in 155.000 copie e beneficerà di un intenso piano di comunicazione sui canali del gruppo Bolloré, che è anche proprietario della casa editrice che pubblica l'opera, Fayard.
Ma di cosa parla questo lavoro, tra riflessioni politiche e autobiografia? 20 minuti riassume per voi tre brani, pubblicati nelle colonne di Figaro.
Il nome Jordan
Jordan Bardella spiega di aver sofferto per il suo nome che, secondo lui, attirava “sorrisi beffardi e commenti condiscendenti”. “Spesso mi sentivo in imbarazzo quando, lontano dalla mia città, incontravo persone che non provenivano dal mio ambiente. Ho avuto difficoltà a dire il mio nome, ad accettarlo. Immerso in un mondo politico popolato da Arthur, Charles, François o Donatien provenienti da ambienti più tradizionali, ero lontano dai primi nomi che risuonavano a Saint-Denis durante i miei primi vent'anni», assicura il presidente del partito di estrema destra.
Ma sostiene anche di aver fatto del suo nome “un punto di forza”. Questo “pennarello di ferro rovente, la carta d’identità della mia classe sociale” sarebbe quindi diventato “ricordo di [s]in arrivo, figlio della classe operaia e figlio di emigranti italiani, erede della meritocrazia repubblicana”.
Sua famiglia
Jordan Bardella sottolinea nel suo libro le sue origini italiane. Sua madre, Luisa, è nata a Torino, suo padre, di origine kabylo-alsaziana e italiana, è nato a Montreuil. Parla anche di suo nonno, ora migrante in Marocco, che criticava l'evoluzione della Francia quando pescava al suo fianco. “Spesso evocava il passato durante questi lunghi momenti di attesa che il pesce abboccasse all'amo: 'La Francia è cambiata molto. Non riconosco più questo paese. Tutto è disordine, tensione, questi attacchi, questa sensazione di sporcizia quando arriviamo a Porte de la Chapelle mi manca la Francia, ma non voglio tornare.” “, scrive Giordano Bardella, esprimendo poi indignazione: “Quanti nostri genitori, quanti nostri anziani esprimono oggi il loro sgomento nel non riconoscere più questa tanto amata Francia? »
Emanuele Macron
In quest'opera che unisce autobiografia e progetto politico, Jordan Bardella evoca anche il Presidente della Repubblica. Racconta in particolare gli “Incontri di Saint-Denis”, durante i quali Emmanuel Macron ha riunito i leader del partito. Lui “mi ha dato l’immagine di una Francia come un aereo di linea nel cielo, senza pilota”, assicura Giordano Bardella, che coglie l’occasione per schiacciare le altre forze politiche, ripetendo lo spartito del suo partito: “Ci sono loro, e lì siamo noi. Emmanuel Macron al potere, RN all’opposizione. » Dice che «gli altri partiti [lui] sembrano indigenti, non trovando nulla di molto particolare da difendere: la destra avrà taciuto; la sinistra, demagogica e caricaturale come al solito”. E conclude che “se ne è andato[s] avversari senza complessi”.