“Resoconti di certi fatti” di Yasmina Reza, un gabinetto di paure e curiosità – Libération

“Resoconti di certi fatti” di Yasmina Reza, un gabinetto di paure e curiosità – Libération
“Resoconti di certi fatti” di Yasmina Reza, un gabinetto di paure e curiosità – Libération
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Letteratura

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Il quaderno dei Livres de Libéfascicolo

Il libro raccoglie vignette, esempi di vite criminali e spezzate, cose viste in una strada veneziana o vissute tra amici.

In seconda elementare, in un liceo femminile di Saint-Cloud, l’insegnante di storia e geografia di Yasmina Reza è un’anziana vicina alla pensione, la signora Kling. Di fronte a lei i ragazzi sono impietosi: “Anche se indossavamo ancora il grembiule rosa, eravamo un gruppo di scorregge assetati di disobbedienza”. La signora Kling “non aveva autorità. Tornò in classe con lo zaino, il collo in avanti, la testa che tremava ad ogni passo. Dava le lezioni alla vecchia maniera, con il gesso in mano, trasmettendo la sua conoscenza con una voce monotona. Continuava a dire “eh” tutto il tempo. Nessuno lo ha ascoltato”. Più passa l’anno e più la classe si comporta male. Un giorno, signora Kling “è scesa dal palco e ci ha fissato con la testa tremante. “Cosa sta succedendo? Perché non vuoi imparare?…Eh? Cosa sta succedendo?” Le ragazze ridacchiano, “più o meno imbarazzato”. Lo studente Reza si alza e dice: «Perché la sua lezione ci annoia, signora. È noioso. Non sai come interessarci. La signora Kling “è tornata sul palco, tremante, ha raccolto le sue cose ed è uscita. /Le ragazze risero. Nessuno mi ha elogiato o criticato. Tutto era normale. Sono stato sopraffatto dalle prove della mia leadership./ Non abbiamo mai più rivisto la signora Kling. Né in classe né nei corridoi dell’istituto.

“In quali colpi di scena della vita è scomparsa?”

Lo scrittore ha quasi tutto o

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