Olivier Bétourné, Michel Lussault, Maël Renouard, Michel Winock…

Olivier Bétourné, Michel Lussault, Maël Renouard, Michel Winock…
Olivier Bétourné, Michel Lussault, Maël Renouard, Michel Winock…
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Tre romanzi, un saggio di filosofia, uno di geografia, quattro di storia… Ecco una breve rassegna di nove opere degne di nota in questa quarantesima settimana dell’anno.

Storia. “La morte del re”, di Olivier Bétourné

Non è certo che l’esecuzione di Luigi XVI, avvenuta il 21 gennaio 1793, continui a tormentare la Francia. Possiamo pentircene, sembra dire Olivier Bétourné in tutto il libro che vi dedica “atto fondatore di violenza”. Non per voler riaprire vecchie dispute sulla natura morale del regicidio, ma perché, appunto, dobbiamo ancora capire cosa e come esso sia stato così fondante. L’editore e storico, per portare avanti l’indagine sul “trasferimento di sacralità” di cui la ghigliottina era allora lo strumento, si schiera dalla parte di raccontare gli eventi passo dopo passo, dal processo alla morte, ricercando in ogni tappa i segni del passaggio da un mondo all’altro, il corpo sacro del sovrano di un lato, sogna di creare a “Repubblica degli Eguali” dall’altro. Il sangue versato del re – con il quale i cittadini si cosparsero gridando “Viva la Repubblica! » – acquista, sotto lo sguardo documentato e stimolante dell’autore, una virtù battesimale. Ne è nata una Francia, sotto forma di un enigma che, duecentotrenta anni dopo, resta ancora da risolvere. Florida Andare

“La morte del re. Luigi XVI davanti ai suoi giudici e di fronte alla storia”, di Olivier Bétourné, Seuil, 318 p., 23€, digitale 17€.

Leggi anche (2021): Articolo riservato ai nostri abbonati “L’esecuzione del re”, di Jean-Clément Martin: Luigi XVI tra la vita e la morte

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Geografia. “Viviamo insieme!” Per una nuova urbanità terrestre”, di Michel Lussault

Molti specialisti risalgono agli anni ’50 “grande accelerazione” della trasformazione della Terra sotto l’effetto dell’attività umana, questo “forzare” risorse ed equilibri naturali che, sotto il nome di Antropocene, definisce l’era in cui siamo entrati, e che potrebbe portare ad una catastrofica erosione dell’abitabilità del nostro pianeta. Tuttavia, questo periodo è anche quello in cui l’urbanizzazione del mondo ha subito un’accelerazione, al punto che “L’Antropocene sarebbe soprattutto un “urbanocene” », scrive Michel Lussault.

Il geografo ha da tempo posto questa intuizione al centro del suo lavoro. Anni di ricerca che il suo nuovo libro ricapitola e amplia, riunendo indagini sulla storia dell’urbanizzazione, analisi sulla “vulnerabilità degli habitat umani” e schizzo di un risultato, attorno al “virtù abitative” cosa sono “considerazione, attenzione, cura, mantenimento”. Non cioè il ritiro illusorio di un ritorno alla natura, ma un modo di cercare di riparare l’impatto delle città al loro interno, a partire da rinnovati rapporti con l’umano e il non umano, senza i quali il mondo rischia di essere inghiottito, e noi con esso. Florida Andare

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