cos’è questo libro avvincente basato sul film di Isabelle Huppert?

cos’è questo libro avvincente basato sul film di Isabelle Huppert?
cos’è questo libro avvincente basato sul film di Isabelle Huppert?
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Prima di arrivare nei cinema francesi il 9 settembre 2020, La signora ha avuto la sua prima vita sugli scaffali delle librerie. Portato sullo schermo dal regista Jean-Paul Salomé in compagnia di Isabelle Huppert, Hippolyte Girardot, Farida Ouchani e Liliane Rovère, il romanzo è stato un vero successo in libreria nel 2007. Un’opera di Hannelore Cayre, scrittrice che ha attinto alla propria storia per gli scopi della sua storia.

La signora: Isabelle Huppert nei panni di una trafficante come nessun’altra

Ma chi è allora? “la daronne” ? Qui assume le sembianze di Patience Portefeux, specialista araba della brigata della droga. Lottando per pagare la casa di riposo di sua madre, che le costa 3.000 euro al mese, si guadagna da vivere intercettando le telefonate della polizia. Un giorno scoprirà che il figlio dell’infermiera di sua madre è coinvolto nel traffico di droga. Invece di consegnarlo alla polizia, anche lei proverà a prendere parte all’avventura, al lato oscuro della legge. Presto a capo di una grande rete, Patience riceverà un soprannome dalla polizia, “la daronne”

La signora : una storia vera dietro il film?

Adattamento fedele che unisce abilmente umorismo e thriller, il film di Jean-Paul Salomé avrà particolarmente apprezzato la scrittrice Hannelore Cayre. Coinvolta nel progetto, avrà colorato il suo romanzo di esperienze personali, traendo ispirazione dalla vita dei suoi nonni e dal suo passato da avvocato. Jean-Paul Salomé, regista del lungometraggio, ne ha parlato in particolare nella cartella stampa del suo lungometraggio: “Anche Hannelore ha messo molto di sé ‘vai a sinistra’ della sua eroina. Quando, ad esempio, al termine dell’aperitivo organizzato dai vigili, inveisce contro gli spacciatori che vengono mandati “in corso di radicalizzazione per tre grammi di merda”è qualcosa che potrebbe dire! Ha inventato il romanzo poliziesco basandosi su ciò che ha osservato come avvocato penalista, dopo aver difeso parecchi spacciatori. Conosce il funzionamento delle procedure, i dialoghi… Del resto, è anche questo che mi è piaciuto del libro: la precisione nell’osservazione di un mondo di piccoli e grandi spacciatori, e anche commercianti, alcuni di immigrazione cinese, vittime di tratta o brutalizzato da grossi cannoni. Ho amato il modo in cui Hannelore faceva parlare ognuno di loro, in modo preciso e creativo”.

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