“La ferme du paradis” di Bernard Comment, amore senza confini – rts.ch

“La ferme du paradis” di Bernard Comment, amore senza confini – rts.ch
“La ferme du paradis” di Bernard Comment, amore senza confini – rts.ch
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Grazie a Camille, il suo nuovo amore, Robert potrà finalmente scomparire per rinascere sotto un’altra identità e scrivere un nuovo capitolo della sua vita. Nel suo ultimo romanzo “La ferme du paradis”, lo scrittore svizzero Bernard Comment pone l’amore e le sue pulsioni al centro del gioco.

Parigi, una sera piovosa, in un futuro molto prossimo. Robert, un vedovo che non si è mai ripreso dalla morte della sua anima gemella Anne, raggiunge il suo amico Alain in un ristorante. L’apparentemente innocuo dimenticatoio del cellulare in macchina sconvolgerà la sua vita. Poiché questo oggetto di uso quotidiano è diventato indispensabile, al punto che la semplice idea di farne a meno per qualche ora gli sembra insopportabile, Robert abbandona frettolosamente Alain per recuperarlo, promettendo di tornare al più presto.

Un road movie romantico

Ma il caso pone Camille sul cammino di Robert, uno sconosciuto con il quale trascorre la notte in un albergo. All’alba di questo amore a prima vista, Robert l’accompagna nel sud della Francia, ben felice di cogliere l’occasione che non sperava più di uccidere il malinconico vedovo che è diventato per iniziare una nuova vita sotto un’altra identità. accanto alla giovane donna. E anche se Camille si ritrae e sembra nascondere un pesante segreto, Robert si aggrappa a questo amore, formidabile forza motrice.

È proprio l’amore il motore di “La ferme du paradis”, un romanzo in costante movimento, un road movie da Parigi a Nizza, passando per Marsiglia, il Doubs, il Giura e le rive del Lago di Ginevra. In un contesto di intolleranza, caccia ai migranti, controlli più severi, chiusura delle frontiere, ondate di caldo e carenza di benzina, Robert e Camille sperimentano una passione vorticosa che alla fine imploderà.

Ho resettato il telefono che avevo comprato la primavera scorsa, è stato molto semplice, e poi sono andato a venderlo ad un riparatore locale. Ora non posso essere raggiunto.

Estratto da “La fattoria del paradiso” di Bernard Comment

Con questo nuovo romanzo, Bernard Comment mette in discussione la nozione di confini fisici e mentali. Cambiare la propria identità è già di per sé l’attraversamento di una di esse. Liquidare tutta l’esistenza digitale, favorire il contante, guidare un’auto priva di apparecchiature elettroniche è un’altra. Passeggiare per il Museo Matisse o bighellonare in un parco naturale, scrivere ogni giorno come vuole, fidarsi del proprio istinto e dei propri desideri è il privilegio che si concede, quello di una felicità e di una libertà finalmente ritrovate.

Un rifugio per la preda

Intercalando il racconto con brani di un finto proverbio svizzero in quattro parti intitolato “Lo straniero è un’opportunità”, l’autore rompe un altro confine, quello del ritmo. I capitoli brevi del romanzo, più dialogati e vivaci, lasciano il posto a descrizioni che prendono il loro tempo. Rievocando alcuni momenti della storia degli ugonotti durante la seconda guerra mondiale, ribadisce quanto la Svizzera deve agli stranieri che si avventurano nel Paese. Questi inserti hanno una lontana risonanza con il presente degli innamorati.

Théophile Thoré passa per La Chaux-de-Fonds, poi Basilea, immaginiamo che passi per Belfort, è per andare a Bruxelles. La Svizzera ha tratto profitto dalla sua intelligenza e si è nutrita in modo sostenibile delle élite repubblicane e radicali francesi che hanno irrigato la giovane Confederazione del 1848.

Estratto da “La fattoria del paradiso” di Bernard Comment

E che dire della fattoria paradisiaca in tutto questo? Piantato non lontano da Porrentruy, a due passi dalla Francia, l’edificio che sembra essere sempre esistito diventa l’imprescindibile luogo di accoglienza degli immigrati clandestini.

È un simbolo di speranza per la preda, il loro punto di approdo temporaneo così come quello del rinnovamento di Robert. Divenuto Mr. Red sul suo passaporto falso con una croce bianca, è pronto come loro a vivere in pace e riparo in Svizzera, quest’isola pacifica circondata dal caos che agita l’Europa.

Philippe Congiusti/sf

Bernard Comment, “La fattoria del paradiso”, ed. Albin Michel, agosto 2024.

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