Scrivere solo per raccontare storie non è l’obiettivo ricercato da Jean-Yves Martin-Balnois, che vive nella Sarthe da 59 anni. Infatti, l’ex educatore specializzato “e attivista” cerca di portare il dialogo in questa professione, attraverso il suo libro Risonanze, ferite per gli altri.
Un viaggio ricco di esperienze
Mi sembra che la mia infanzia e adolescenza mi abbiano portato a questa passione
confida l’autore. Una preoccupazione per gli altri e per il loro benessere che coltiverà, a partire dalle scuole superiori. Lo scopre “la professione di educatore specializzato grazie al cappellano del suo istituto” e superato i concorsi. È stata una carriera lavorativa con adolescenti in difficoltà quella che ha intrapreso negli anni ’60. Per lui, le qualità essenziali sono la pazienza e l’ascolto
alla fine, questi giovani lo sono un po’ come me,
sorride l’ex educatore. Nonostante la bellezza del mestiere, l’ex professionista, ancora molto impegnato, si confessa volentieri che il successo è ancora troppo scarso
.
Un libro sulla libertà di parola
L’opera è stata scritta in parte perché richiesta a Jean-Yves Martin-Balnois. Il mio relatore di tesi mi ha detto: devi scrivere un libro sulle tue esperienze e sulla tua visione delle cose.
Così è anche per i suoi compagni, come li chiama lui, ricercatori in scienze dell’educazione che gli hanno anche suggerito l’idea. Oggi è fatto. Dopo due anni di lavoro, è un libro che fa riflettere, che apre il dibattito su un modello che non funziona”,
sottolinea.
Risonanze, ferite per gli altri: Edizioni I coinvolti. €23.