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Elezioni legislative in Ciad: il partito al potere ottiene la maggioranza dei seggi

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“Trentotto partiti politici e raggruppamenti di partiti politici saranno rappresentati nell’Assemblea nazionale”, ha dichiarato il presidente dell’Agenzia nazionale per la gestione delle elezioni (Ange) Ahmed Bartchiret.

Alla fine di dicembre, circa otto milioni di ciadiani si sono recati alle urne per le elezioni legislative, provinciali e locali.

La commissione elettorale ha comunicato provincia per provincia i risultati delle elezioni legislative e provinciali senza fornire la distribuzione dei seggi e con diverse ore di ritardo. Domenica mattina non erano ancora disponibili i risultati delle elezioni comunali.

Secondo questi documenti, il deputato di Mahamat Idriss Déby Itno ha ottenuto 124 seggi, mentre l’opposizione ha chiesto il boicottaggio del voto.

Il Raggruppamento Nazionale dei Democratici Ciadiani-Le Réveil (RNDT), partito dell’ex candidato alla presidenza Albert Pahimi Padacké, ha ottenuto 11 seggi, secondo i calcoli dell’AFP.

Secondo l’Angelo, il tasso di partecipazione alle elezioni legislative e provinciali è del 51,56%.

“Le votazioni che si sono svolte di domenica, giorno di culto per i cristiani e nel pieno delle festività di fine anno”, spiegano perché gli elettori si sono mobilitati “moderatamente”, per Bartchiret.

“Le elezioni del 29 dicembre 2024 si sono svolte nel complesso in modo soddisfacente”, ha concluso.

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Il primo partito di opposizione, Les Transformateurs, aveva descritto il processo elettorale come un “clamoroso fallimento” a causa del “boicottaggio massiccio” che avevano invocato, prevedendo “risultati prefabbricati”.

Accuse respinte dal MPS che associa il boicottaggio ad una “strategia distruttiva”.

Il codice elettorale ciadiano prevede la possibilità di contestare le elezioni cinque giorni dopo la proclamazione dei risultati definitivi prevista per il 3 febbraio.

L’Assemblea avrebbe dovuto essere rinnovata nel 2015, ma ci sono stati diversi rinvii successivi giustificati dalla minaccia jihadista, dalle difficoltà finanziarie, dall’epidemia di coronavirus e dalla transizione seguita al colpo di stato militare dopo la morte del maresciallo Déby senior, ucciso dai ribelli dopo 30 anni di incontrastata energia.

Successivamente, nel 2021, con decreto presidenziale è stato designato un parlamento transitorio.

Ricevendo il titolo di maresciallo il 21 dicembre, il capo dello Stato ha affermato che la sua ascesa al potere ha “salvato il Paese dalla caduta nel caos”.

L’opposizione considera il regime autocratico e repressivo.

Par Le360 Africa (con AFP)

01/12/2025 ore 10:01

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