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Fact-checking sui social network: Mark Zuckerberg richiama all’ordine dall’Unione Europea: News

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Il boss di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato la fine del “fact-checking” da parte di terzi su Facebook e Instagram. Questa grande svolta nella verifica delle informazioni pubblicate su questi due social network suscita preoccupazioni, soprattutto in Europa. L’Unione avverte: “le piattaforme devono rispettare le regole”. Zuckerberg denuncia la “censura”.

Le piattaforme di social media svolgono un ruolo enorme nella vita quotidiana delle persone, ma hanno anche un’enorme importanza e influenza a livello sociale ed economico” ha dichiarato, in un post su X, Henna Virkkunen, vicepresidente esecutiva della Commissione europea, responsabile della sovranità tecnologica. E ha aggiunto: “In Europa, vogliamo creare un ambiente digitale sicuro ed equo. Il nostro compito è garantire che i diritti dei cittadini europei siano rispettati e che la nostra legislazione venga applicata“.

Senza nominarlo, Henna Virkkunen parla qui con Mark Zuckerberg, boss di Meta. Quest’ultima ha suscitato molta preoccupazione negli ultimi giorni annunciando che avrebbe posto fine al fact-checking sui suoi social network, Facebook e Instagram, ricorda 20 Minutes. Invece di verificare le informazioni da parte di persone appositamente preparate per questo esercizio, Zuckerberg annuncia ora di preferire il modello “Community Note”, già in vigore sul social network di Elon Musk, X (ex Twitter). Questo sistema consiste nell’affidare agli utenti stessi la responsabilità di moderare i post.

L’appello di Zuckerberg a Donald Trump

Sulla scia di questo annuncio, Mark Zuckerberg ha accusato l’Europa di “censura“, seguendo così le orme di Elon Musk. Quest’ultimo non perde occasione per criticare pubblicamente le normative europee in campo digitale, in nome della libertà di espressione – dove l’Unione Europea punta a combattere le fake news. Il boss di Meta dunque si unisce a questa crociata anti-regolamentazione abbandonando ogni rigorosa moderazione dei contenuti.

Venerdì, in un’intervista con il podcaster Joe Rogan, Mark Zuckerberg ha invitato Trump ad agire per difendere le grandi aziende tecnologiche statunitensi dalle sanzioni dell’UE. “Penso che sia un vantaggio strategico per gli Stati Uniti avere molte delle aziende più forti al mondo. E penso che difendere ciò dovrebbe far parte della futura strategia americana” ha dichiarato. Per molti osservatori, questa svolta di Mark Zuckerberg è un modo per schierarsi a sostegno delle politiche di Donald Trump.

pubblicato l’11 gennaio alle 21:36, Sabrina Guintini, 6Médias

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