Nonostante il cielo coperto e il freddo, alcuni curiosi hanno cominciato a radunarsi pacificamente a fine mattinata nei pressi della piccola chiesa di Saint-Joseph, davanti alla quale sono state installate delle barriere di sicurezza. Nella cittadina e nel porto erano presenti numerose forze dell’ordine. Un centinaio di loro, tra cui uno squadrone di gendarmi mobili, sono stati mobilitati per evitare ogni eccesso, secondo una fonte vicina alla questione.
Circa 200 persone potranno partecipare ai funerali che saranno celebrati da padre Dominique Le Quernec, rettore della parrocchia di Carnac, secondo una fonte religiosa.
Un’altra cerimonia, “religiosa e di omaggio”, avrà luogo presso la chiesa Notre Dame du Val-de-Grâce a Parigi, annessa alla diocesi degli eserciti francesi. Questa messa, decisa da Marine Le Pen, sarà aperta al pubblico.
I due eventi dovrebbero restare aperti alla contemplazione, ha stimato Louis Aliot, vicepresidente della RN, mentre martedì sera intere folle di francesi si sono radunate in alcune città della Francia, tra cui Parigi, Lione o Rennes, per festeggiare, con canti, fumogeni e fuochi d’artificio, la morte dell’uomo che aveva fondato un partito con ex SS.
Venerdì, il prefetto del Morbihan Pascal Bolot ha emesso un’ordinanza che vieta le manifestazioni nella città, dato che “la personalità politica del defunto” poteva “attirare, a margine della cerimonia religiosa e della sepoltura, una grande folla composta da entrambi simpatizzanti ma forse anche oppositori.
La prefettura motiva la sua ordinanza con “i rischi di disordini e contromanifestazioni suscettibili di provocare scontri tra movimenti antagonisti con ideologie diametralmente opposte e che incitano regolarmente alla violenza”.
Il ministro degli Interni Bruno Retailleau ha giudicato “vergognose” le scene di giubilo di martedì, mentre Mathilde Panot, capo dei deputati della LFI, si è detta non “scioccata”.
Ossessionato dall’immigrazione, dai musulmani e dagli ebrei, Jean-Marie Le Pen è stato condannato per numerose sue dichiarazioni sulla Seconda Guerra Mondiale e per insulti omofobici.
Eletto deputato nel 1956 sotto la Quarta Repubblica, fece uscire l’estrema destra francese dalla sua marginalità durante una carriera politica che segnò la Quinta Repubblica.
Questo veterano dell’Indocina è poi tornato in Algeria, dove sarà accusato di tortura.
Il 21 aprile 2002, sconvolse la classe politica e gran parte dell’opinione pubblica francese arrivando al secondo turno delle elezioni presidenziali alle spalle del dimissionario Jacques Chirac.
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