L’eletto centrista sottolinea che Elon Musk usa la sua piattaforma per attaccare direttamente membri delle istituzioni europee, nonché giornalisti e personaggi pubblici, attraverso campagne diffamatorie mirate. “Queste azioni costituiscono una chiara violazione delle disposizioni della legge sui servizi digitali, in particolare dell’articolo 53 relativo alla protezione dei cittadini europei contro i contenuti illegali online.”
Ismaël Nuino ha quindi inviato una lettera al BIPT, il poliziotto belga delle telecomunicazioni, per chiedergli di “effettuare un’indagine approfondita sulle attuali pratiche di moderazione (o sulla loro assenza) da parte della piattaforma X sul territorio belga”. L’agente richiede inoltre una valutazione del grado di conformità del comportamento della piattaforma ai requisiti belgi. In caso di accertata inosservanza, si dispone che siano avviate procedure per obbligare X a conformarsi alla normativa vigente,”o addirittura raccomandare alla Commissione europea la sospensione delle sue attività in Europa se non verrà apportata alcuna correzione.”
L’Europa cerca di contrastare la strategia di promozione dell’estrema destra di Elon Musk
E per concludere: “La libertà di espressione è importante, ma non deve consentire che si impongano discorsi estremi attraverso algoritmi. Elon Musk non è più solo un miliardario pazzo, è diventato un funzionario americano e cerca di influenzare e sconvolgere le nostre democrazie in un contesto di guerra dell’informazione. Questa denuncia ci ricorda che le piattaforme hanno delle responsabilità nei confronti dei loro utenti e nei confronti delle nostre istituzioni democratiche. Internet non può essere una zona senza legge dove è il più forte a scegliere cosa può fare o no.”
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