La fuoriuscita di petrolio che ha colpito la Russia sud-occidentale e la Crimea annessa da metà dicembre, in seguito al naufragio di due petroliere, ha raggiunto Sebastopoli, la città più grande di questa penisola e base della flotta russa, hanno annunciato venerdì le autorità.
“Una piccola chiazza di petrolio di 1,5 x 1,5 metri ha raggiunto oggi Sebastopoli (Venerdì, ndr) ed è stato scoperto all’ingresso della baia di Balaklava”, ha sottolineato su Telegram il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvojaev. Ha aggiunto di aver ordinato la pulizia della chiazza di petrolio, accompagnando il suo messaggio con un video che mostra una macchia nera che galleggia sull’acqua.
>>Leggi anche: Lo stato di emergenza è stato dichiarato in Crimea dopo l’affondamento di due petroliere a metà dicembre
La città di Sebastopoli, con una popolazione di oltre mezzo milione di abitanti, è la base storica della flotta russa nel Mar Nero e un’importante destinazione turistica per i russi.
Uccelli ricoperti di olio combustibile
Secondo il governatore, “casi sporadici” di uccelli ricoperti di olio combustibile sono stati scoperti anche in altre zone della Crimea, penisola ucraina annessa alla Russia nel 2014. “Per il momento sono stati ritrovati solo pochi uccelli. Se “con il peggioramento della situazione, dispiegheremo ulteriori punti di raccolta e volontari”, ha affermato.
Il 15 dicembre, due petroliere russe, Volgoneft-212 e Volgoneft-239, si sono incagliate durante una tempesta nello stretto di Kerch, tra Russia e Crimea. Queste navi trasportavano 9.200 tonnellate di olio combustibile, di cui circa il 40% potrebbe essersi riversato in mare.
Nuovo inquinamento in Russia
Autorità e volontari hanno organizzato un’operazione di bonifica su larga scala, ma la situazione continua a destare preoccupazione. Nel sud-ovest della Russia è stato scoperto un nuovo inquinamento sulle spiagge di Anapa, una popolare località balneare, ha annunciato l’organizzazione regionale responsabile della gestione del disastro.
Dall’inizio della fuoriuscita di petrolio, quasi 78.000 tonnellate di sabbia contaminata sono state rimosse da decine di chilometri di spiagge sulla costa russa, ma in totale, secondo le autorità, potrebbero essere state colpite circa 200.000 tonnellate di suolo.
afp/cenere
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