Il movimento islamista palestinese sostiene che “nuove condizioni” poste da Israele hanno “respinto” un accordo di cessate il fuoco. Lo Stato ebraico accusa il suo nemico di “porre nuovi ostacoli ai negoziati” sugli ostaggi.
Pubblicato il 25/12/2024 15:30
Aggiornato il 25/12/2024 19:17
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La speranza di una tregua sta svanendo subito. Hamas lo ha affermato mercoledì 25 dicembre “nuove condizioni” d'Israele aveva “rinviata la conclusione di un accordo” cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Queste richieste “riguardano il ritiro [des troupes israéliennes]il cessate il fuoco, i prigionieri e il ritorno degli sfollati”ha precisato il movimento islamico palestinese in un comunicato stampa.
Poco dopo, in risposta, lo Stato ebraico accusò il suo nemico di “pongono nuovi ostacoli ai negoziati” sugli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza dopo l'attacco del 7 ottobre 2023. “L’organizzazione terroristica Hamas mente ancora una volta, fa marcia indietro sui punti concordati e continua a porre nuovi ostacoli nei negoziati”.ha risposto l’ufficio di Benjamin Netanyahu. Primo Ministro israeliano aveva menzionato lui stesso lunedì “anticipi” per un accordo sugli ostaggi.
Da parte sua, ill presidente israeliano Isaac Herzog, in un raro discorso, ha invitato i leader del paese a raggiungere un accordo sugli ostaggi. “Invito i nostri leader ad agire con tutte le loro forze e con tutti i mezzi a loro disposizione”ha dichiarato Isaac Herzog, il cui ruolo in Israele è principalmente cerimoniale.
Tra i principali punti critici vi sono la natura permanente o meno del cessate il fuoco e la futura governance della Striscia di Gaza. Nonostante gli intensi sforzi diplomatici, non è stata conclusa alcuna tregua tra Israele e Hamas da quella di una settimana alla fine di novembre 2023.
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