Pubblicato il 24 dicembre 2024 alle 08:57. / Modificato il 24 dicembre 2024 alle 15:12
3 minuti lettura
A maggio, poi a ottobre di quest'anno, il cielo si è illuminato in modo spettacolare in tutta Europa, fino al cuore della Svizzera. Le aurore boreali di rara intensità sono infatti scese molto più a sud del solito. “Ho assistito alla mia prima aurora boreale, in Francia, nella notte tra il 13 e il 14 marzo 1989”, afferma il mediatore scientifico Patrick Lécureuil, che pubblicherà questo autunno un piccolo lavoro riccamente documentato su questo fenomeno naturale*. Quella notte, la tempesta magnetica associata all'aurora boreale causò la chiusura delle reti di distribuzione elettrica negli Stati Uniti orientali e in Canada. Più di 20 milioni di persone sono rimaste all’oscuro.
Nella sua opera Patrick Lécureuil racconta che quasi 2000 anni fa Plinio il Vecchio aveva menzionato l'aurora nella sua Storie naturali: “spara il colore del sangue, dirigendosi verso la Terra. Niente è più terribile di questo fenomeno agli occhi dei mortali terrorizzati. […] Per quanto mi riguarda, credo che queste meteore appaiano, come le altre, a tempi regolari, e che siano indipendenti dalle varie cause, frutto di una sottile immaginazione, alle quali i più le attribuiscono.
Segui le notizie con noi e sostieni il giornalismo esigente e indipendente
→ ULTIMI GIORNI! Per le vacanze di fine anno approfitta del -25% sul tuo abbonamento annuale ????
Informazioni di qualità a portata di clic. Offerta valida fino al 25 dicembre 2024.
Mi iscrivo
Buoni motivi per abbonarsi a Le Temps:
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sul sito
- Accesso illimitato a tutti i contenuti disponibili sull'applicazione mobile
- Piano di condivisione di 5 articoli al mese
- Consultazione della versione digitale del quotidiano dalle ore 22.00 del giorno precedente
- Accesso agli integratori e a T, la rivista Temps, in formato e-paper
- Accesso ad una serie di vantaggi esclusivi riservati agli abbonati
Hai già un account?
Login
World
Related News :