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Transizione energetica: Londra e Oslo formeranno una “partnership industriale”

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Transizione energetica

Londra e Oslo formeranno una “partnership industriale”

Lunedì il primo ministro britannico si recherà in Norvegia per annunciare una “partnership industriale verde”.

Afp

Pubblicato oggi alle 02:41 Aggiornato 4 minuti fa

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Il primo ministro britannico Keir Starmer è lunedì in Norvegia dove dovrebbe annunciare con il suo omologo norvegese Jonas Gahr Støre una futura “partnership industriale verde” in termini di energie rinnovabili e cattura del carbonio, secondo un comunicato stampa di Downing Street.

Questa partnership, che sarà formalmente firmata nella primavera del 2025, consentirà al Regno Unito “di cogliere le opportunità di una nuova era nell’energia pulita, stimolando gli investimenti nel Regno Unito e creando posti di lavoro immediatamente e in futuro”, ha affermato Keir Starmer. citato nel comunicato stampa. Il contenuto di questa partnership non è stato specificato in questa fase.

Londra si è impegnata ad avere una produzione di elettricità completamente priva di emissioni di carbonio nel 2030, a ridurre le proprie emissioni di gas serra di “almeno l’81%” entro il 2035 rispetto al 1990 e a diventare carbon neutral nel 2050.

Mai più esposto alle impennate dei prezzi internazionali dell’energia

Il governo ha annunciato all’inizio di ottobre un investimento di 22 miliardi di sterline (24,5 miliardi di franchi svizzeri) in 25 anni per sviluppare la cattura e lo stoccaggio del carbonio in due ex aree industriali nel nord dell’Inghilterra.

“La nostra partnership con la Norvegia renderà il Regno Unito più sicuro dal punto di vista energetico, garantendo che non saremo mai più esposti alle impennate dei prezzi internazionali dell’energia e ai capricci di dittatori come (il presidente russo Vladimir) Putin”, ha insistito Keir Starmer.

Questa partnership “sarà importante per creare più posti di lavoro verdi in Norvegia e nel Regno Unito e per far avanzare la transizione ecologica”, ha dichiarato il primo ministro Jonas Gahr Støre, citato nello stesso comunicato stampa.

Progetto di un parco eolico galleggiante in Scozia

I due paesi hanno già vaste relazioni energetiche, con la Norvegia che è un importante fornitore di gas per il Regno Unito e molte delle sue società hanno già una forte presenza nel mercato britannico.

Il colosso Equinor ha unito le forze con la britannica BP in diversi progetti di cattura e stoccaggio del carbonio nel Regno Unito e la società Vårgrønn è anche coinvolta in un progetto di parco eolico galleggiante in Scozia.

All’inizio di dicembre Shell ed Equinor hanno inoltre annunciato l’intenzione di fondere le loro attività nel settore degli idrocarburi nel Regno Unito in una nuova entità partecipata in parti uguali dai due gruppi.

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