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Visto, autorizzazione elettronica al viaggio… tutti i cambiamenti che ti aspettano per i tuoi viaggi in Europa e nel mondo nel 2025

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l'essenziale
Uno spazio Schengen esteso a Romania e Bulgaria, un'autorizzazione elettronica al viaggio verso il Regno Unito per i cittadini europei… Come preparare al meglio le partenze di viaggio per il 2025?

Il Consiglio dell'Unione Europea ha deciso: dal 1° gennaio 2025 Romania e Bulgaria saranno integrate nello spazio Schengen. I cittadini europei potranno quindi beneficiare della libera circolazione in questi nuovi Paesi grazie alla loro carta d'identità. Un'apertura delle frontiere terrestri a lungo contestata dall'Austria che vi aveva addirittura posto il veto, temendo un afflusso di migranti.

Romania e Bulgaria hanno reclamato l'eliminazione totale delle frontiere, mentre i controlli marittimi e aerei non esistono più dal marzo 2024. Anche questo ha provocato forti reazioni, con i rumeni e i bulgari che hanno rifiutato questa impressione di “cittadino europeo di seconda classe”. Un sentimento antieuropeo che potrebbe spiegare il punteggio inaspettato di un candidato cospirazionista filo-russo al primo turno delle elezioni presidenziali in Romania (voto annullato dalla Corte Suprema dopo sospetti di manipolazione sui social network).

Un nuovo “visto” britannico online e presto in Europa?

Dal 2 aprile 2025 il passaporto non permetterà più di entrare nel Regno Unito come avveniva dai tempi della Brexit. Ora dovrai pagare un'autorizzazione elettronica al viaggio (ETA) del valore di 12 euro, 72 ore prima della partenza e valida per 2 anni. E questo anche se siete solo in transito sui territori della Corona britannica.

Un biglietto d'ingresso simile è allo studio anche in Europa, per circa 1,4 miliardi di cittadini di paesi esenti dal visto, come Stati Uniti, Canada, Brasile e Regno Unito. Questa autorizzazione, chiamata Etias (European Travel Information and Authorization System), dovrebbe costare 7 euro e sarà necessaria per entrare in 30 Paesi europei, compresa la Francia. Il progetto, tuttavia, è già stato rinviato, inizialmente previsto per la primavera del 2025, a causa della carenza di dispositivi elettronici di sicurezza installati alle frontiere negli aeroporti europei. Quindi vi resta ancora un po' di tempo per ritirare i timbri sul passaporto, prima che vengano sostituiti da codici QR e controlli biometrici sempre più sofisticati.


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