Burkina Faso: due giorni dopo il suo scioglimento si è formato un nuovo governo

Il capo della giunta al potere in Burkina Faso, il capitano Ibrahim Traoré, ha nominato domenica un nuovo governo “su proposta del Primo Ministro” due giorni dopo averlo sciolto, secondo un decreto letto dalla televisione di Stato.

Il capitano Traoré venerdì ha destituito il primo ministro Apollinaire Joachim Kyélem de Tambèla e ha sciolto il governo, senza fornire alcuna motivazione.

Rimtalba Jean Emmanuel Ouédraogo, ex ministro delle Comunicazioni e portavoce del governo, membro della stretta cerchia di Ibrahim Traoré, è stato nominato sabato primo ministro.

Solo tre donne in squadra

Pochi cambiamenti in questo nuovo governo composto da 24 membri: la comandante Pélagie Kabré sostituisce Nandy Somé al Ministero dell’Azione umanitaria, il cui mandato è stato funestato da un caso di appropriazione indebita di 3 miliardi di FCFA (circa 4,2 milioni di franchi svizzeri) destinati ad aiutare gli sfollati a causa della conflitto.

Il ministro della Funzione pubblica e del lavoro, Bassolma Bazié, è sostituito da Mathias Traoré. Al Ministero della Difesa, il generale Célestin Simporé succede al generale Kassoum Coulibaly.

Anche Gilbert Ouédraogo, già direttore delle comunicazioni della presidenza del Faso, entra nel governo come ministro delle Comunicazioni, in sostituzione di Rimtalba Jean Emmanuel Ouédraogo, attuale primo ministro.

Questa nuova squadra, come la precedente, conta solo tre donne. La maggior parte dei 24 ministri sono civili, in un regime il cui potere è detenuto quasi esclusivamente dai militari.

Il Burkina ha voltato le spalle alla Francia

Il Burkina Faso è precipitato nell’instabilità politica dall’inizio del 2022, quando il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba ha preso il potere attraverso un colpo di stato contro il presidente Roch Marc Christian Kaboré.

Fu estromesso da un secondo colpo di stato otto mesi dopo, orchestrato dal capitano Ibrahim Traoré, ancora al potere.

Con il Mali e il Niger, guidati anch’essi da giunte militari, il Burkina ha voltato le spalle alla Francia per formare una confederazione, l’Alleanza degli Stati del Sahel (AES).

Il Burkina sta inoltre affrontando numerosi attacchi da parte di gruppi armati jihadisti e quasi due milioni di Burkinabè sono sfollati a causa del conflitto. Questa violenza ha causato più di 26.000 morti in Burkina dal 2015, tra civili e soldati, di cui più di 13.500 dal colpo di stato di settembre 2022, secondo l’ONG Acled che elenca le vittime dei conflitti in tutto il mondo.

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