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Nancy: processo contro una madre accusata di doppio infanticidio

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Accusata di aver ucciso i suoi due figli nel 2022 a Drouville (nord-est), una donna di 37 anni sarà processata da lunedì dalla Corte d’assise di Nancy. Il 15 febbraio 2022 alle 20:00 la madre è stata arrestata mentre era alla guida della sua auto. Sul sedile del passeggero, accanto a lei, gli agenti di polizia hanno scoperto i corpi senza vita delle due bambine, di 9 mesi e 2 anni e mezzo. L’imputata era andata a prenderli all’asilo alle 13,30, mentre il suo compagno era uscito all’inizio del pomeriggio per sporgere denuncia nei suoi confronti.

La trentenne è infatti accusata anche di violenza con un’arma nei confronti del compagno: prima di togliere la vita ai suoi due figli, aveva tentato di tramortirlo con un martello, dopo che lui aveva annunciato l’intenzione di abbandonare la casa. famiglia per la notte. L’uomo aveva deciso qualche giorno prima di separarsi e aveva accennato alla possibilità di rivolgersi al giudice del tribunale della famiglia a causa dell’alcolismo in cui la sua compagna sembrava caduta dall’estate.

Sotto custodia di polizia, confessa i fatti, spiegando l’omicidio dei suoi figli con il suo desiderio di suicidarsi e con l’incapacità di abbandonarli. Le lettere indirizzate al compagno, rinvenute nell’auto dove ha soffocato con le proprie mani la figlia di due anni e mezzo e il bambino di nove mesi mentre lo allattava, sembrano sostenere l’ipotesi di un atto volto a farle del male compagno, cosa che lei non ha né confermato né smentito.

La madre ha accusato il compagno di “inganno” e di “distruzione della famiglia”. Quando espresse il desiderio di privarlo dei figli, concluse: “Così sarai libero”.

L’imputata, nata a Lisbona nel 1987 e laureata in scienze, aveva lavorato come ricercatrice presso l’Università della Lorena fino all’estate del 2021. Fu lì che conobbe anche il suo compagno. Fu descritta dai suoceri come una “madre perfetta”, “disposta a tutto per i suoi figli”. Altri testimoni hanno descritto “una famiglia normale”, i genitori “presenti e coinvolti nella vita dei loro figli”.

Questi ultimi sono stati descritti come “sorridenti, felici della vita e in buon sviluppo”. La coppia viveva tuttavia in un “clima di gelosia e paranoia permanente”, secondo l’ordinanza d’accusa di cui l’AFP era a conoscenza. L’imputata aveva scoperto, durante la sua prima gravidanza, l’infedeltà del suo compagno dalla quale lei sembrava non essersi ripresa. Si racconta di litigi ricorrenti in un contesto di sospetti di infedeltà e di alcol, con reciproche violenze verbali e fisiche.

Descritto dagli psichiatri come “personalità borderline”, “tipo da abbandono” ed “emotivamente dipendente”, l’imputato aveva già completato diversi ricoveri in psichiatria. Aveva tendenze suicide e sembrava depressa pochi mesi prima degli eventi. Non usciva più di casa e cominciava a bere la mattina. Le sono stati prescritti antidepressivi il 4 febbraio 2022, ma si è rifiutata di prenderli a causa dell’allattamento al seno del suo bambino. Venerdì è attesa la sentenza.

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