Gli jihadisti e i loro alleati, che hanno lanciato una vasta offensiva nel nord della Siria contro il regime e che ha provocato più di 255 morti, hanno preso il controllo di cinque quartieri di Aleppo, ha detto una ONG. È la prima volta in quattro anni che la seconda città del Paese viene attaccata.
Secondo il direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahmane, i combattenti “hanno preso il controllo di cinque quartieri” della grande città nel nord della Siria, mentre le forze del regime “non hanno opposto grande resistenza”.
L’Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH) ha annunciato che da mercoledì una cinquantina di località sono state conquistate dagli jihadisti.
Contenuto esterno
Questo contenuto esterno non può essere visualizzato perché potrebbe raccogliere dati personali. Per visualizzare questo contenuto è necessario autorizzare la categoria Infografica.
Accettare Maggiori informazioni
>> Lire: Almeno 200 morti nel vasto attacco jihadista nel nord della Siria
“Autobombe
Si tratta degli scontri più violenti dal 2020 nel nord-ovest della Siria, dove la provincia di Aleppo, in gran parte nelle mani del regime di Bashar al-Assad, confina con l’ultima grande roccaforte ribelle e jihadista di Idlib.
Venerdì scorso, un funzionario della sicurezza ha indicato che l’esercito siriano aveva “inviato rinforzi” ad Aleppo e ha assicurato che gli aggressori “non hanno raggiunto i limiti della città”. L’esercito ha assicurato di aver respinto “la grande offensiva dei gruppi terroristici” e di aver riconquistato diverse posizioni.
Secondo l’OSDH, il gruppo Hayat Tahrir al-Sham (HTS) e gruppi alleati, alcuni vicini alla Turchia, hanno raggiunto le porte della città venerdì mattina.
I combattenti “sono entrati nella periferia di Al-Hamdaniya e Nuova Aleppo nella città di Aleppo dopo aver effettuato due attacchi suicidi con autobombe”, secondo l’ONG.
Combattimenti intensi
Durante la guerra civile scoppiata nel 2011, le forze del regime, appoggiate dall’aeronautica russa, nel 2016 hanno riconquistato, grazie a devastanti bombardamenti, la parte orientale di Aleppo, la grande città nel nord della Siria, dalle mani degli insorti.
OSDH, una ONG con sede nel Regno Unito con una vasta rete di fonti in Siria, ha riferito che le forze aeree russe e siriane hanno lanciato intensi raid sulla regione di Idlib.
I combattenti hanno bombardato Aleppo per la prima volta in quattro anni, prendendo di mira il campus universitario dove sono rimasti uccisi quattro civili, secondo l’agenzia ufficiale Sana.
La Siria settentrionale ha beneficiato negli ultimi anni di una calma inquieta resa possibile dal cessate il fuoco stabilito dopo l’offensiva del regime nel marzo 2020. La tregua è stata sponsorizzata da Mosca con la Turchia, che sostiene alcuni gruppi ribelli siriani al suo confine.
agenzie/juma
Related News :