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Il rinnovato splendore di Notre-Dame sarà rivelato al mondo questo venerdì mattina

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Notre-Dame de Paris sarà presto restituita ai turisti di tutto il mondo.

Afp

Notre-Dame de Paris rivelerà al mondo il suo ritrovato splendore venerdì, cinque anni dopo il devastante incendio dell’aprile 2019, grazie a un’ultima visita in loco di Emmanuel Macron otto giorni prima della sua riapertura in pompa magna.

In attesa dell’ormai imminente ritorno del pubblico, è attraverso una passeggiata del Capo dello Stato, trasmessa in diretta al mattino su diversi canali francesi e internazionali, che la cattedrale restaurata, o addirittura in parte ricostruita, sarà visibile per la prima volta tempo.

“Ancora più bella di prima, nello splendore ritrovato del biondo delle pietre e del colore delle cappelle”, ha scritto il presidente in un documento distribuito ai media.

I lavori hanno infatti permesso di ripulire lo sporco accumulato nel corso dei decenni, e il “candore immacolato” dell’edificio cattolico appare abbagliante “come mai prima d’ora”, secondo chi lo circonda.

Finora su X sono circolate solo immagini non autenticate, ripubblicate dal miliardario Elon Musk, proprietario del social network e vicino al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.

L’Eliseo, nel presentare alla stampa questa visita, non ha lesinato i superlativi, utilizzando la parola “brillantezza” ben venti volte.

“Meraviglia”, vista “impressionante”, “fuochi d’artificio di colori”: i consiglieri presidenziali hanno promesso uno spettacolo mozzafiato, e un contrasto sorprendente con la “volta spalancata”, i “rifiuti carbonizzati” e l’odore “insopportabile” che Emmanuel Macron ha scoperto quella sera dell’incendio, 15 aprile 2019.

Le fiamme avevano devastato notevolmente il tetto e la cornice di questo capolavoro dell’arte gotica del XII secolo, che è tra i monumenti più visitati d’Europa.

La guglia di Viollet-le-Duc, crollata da un’altezza di 93 metri, è stata ricostruita in modo identico.

Presenti 1300 contributori

Trasmesso in tutto il mondo, l’incendio, le cui cause non sono ancora state chiarite, ha provocato un’ondata di emozione globale. E il presidente della Repubblica si era impegnato a riaprire in cinque anni, suscitando all’epoca un certo scetticismo.

Chi lo circonda sottolinea oggi che “l’impossibile è stato reso possibile”.

In un percorso di una decina di tappe, dalla piazza al quadro, attraverso la navata, l’attraversamento del transetto o anche la cappella Saint-Marcel, la visita è stata concepita per mostrare le principali realizzazioni di questo sito titanico.

Ad ogni tappa, Emmanuel Macron, accompagnato dalla moglie e dall’arcivescovo di Parigi Laurent Ulrich, parlerà con alcune delle persone che hanno lavorato per resuscitare Notre-Dame. Tra questi, l’architetto e paesaggista belga Bas Smets, che ha progettato la nuova piazza, Guillaume Bardet, il designer che ha creato i nuovi arredi liturgici, Jean-Louis Bidet, uno dei falegnami, Marie Pouliot e Marie Parant, restauratori di dipinti murali, o Pascal Prunet, capo architetto dei monumenti storici.

Sono state invitate tutte le 2.000 persone che hanno contribuito ai lavori, di cui dovrebbero essere presenti almeno 1.300.

“Questa ultima visita in cantiere è l’occasione per ringraziarli più particolarmente, dagli artigiani del legno a quelli del metallo e della pietra, dai ponteggi ai roofer, dai campanisti ai restauratori d’arte, dai doratori ai muratori e scultori, dai falegnami agli organari, agli architetti, agli archeologi , ingegneri e pianificatori a funzioni logistiche o amministrative”, ha affermato Emmanuel Macron.

Al centro dell’attenzione ci saranno anche i mecenati, mentre il progetto edilizio del secolo, costato circa 700 milioni di euro, è stato finanziato esclusivamente con donazioni.

Il presidente pronuncerà un breve discorso nella cattedrale, nel corso del quale esalterà il “saper fare francese”, un “successo collettivo”, un “capitolo di cui possiamo essere orgogliosi”.

Il pubblico dovrà attendere ancora una buona settimana per accedere alla cattedrale: il 7 dicembre il Capo dello Stato parlerà ancora, questa volta sulla piazza, prima di una cerimonia liturgica all’interno per la riapertura ufficiale, preludio alla messa inaugurale celebrata l’8 dicembre.

Molti leader stranieri sono stati invitati alla riapertura, ma non è stata ancora comunicata la lista di coloro che parteciperanno.

(afp)

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