Dal 1° aprile 2002 la legge olandese prevede che un medico ed un esperto indipendente debbano stabilire che la sofferenza del paziente è insopportabile e senza speranza di miglioramento. Nell’aprile 2023 l’assistenza di fine vita è stata estesa ai bambini sotto i 12 anni.
In Belgio la richiesta deve essere “volontaria, ponderata, ripetuta”, “senza pressioni esterne”, secondo un testo promulgato nel maggio 2002. Nel 2014, il Belgio è diventato il primo Paese ad autorizzare l’eutanasia per i minori senza limiti di età.
Il Lussemburgo a sua volta ha depenalizzato l’eutanasia nel 2009 così come il suicidio assistito, vale a dire quando il paziente stesso assume un prodotto prescritto per suicidarsi.
Leggi recenti in Spagna, Portogallo
La Spagna ha adottato una legge nel marzo 2021 che consente l’eutanasia e il suicidio medicalmente assistito. La legge prevede che chiunque sia affetto da “una malattia grave e incurabile” o da un dolore “cronico” che lo metta in una situazione di inabilità” può chiedere aiuto ai medici per morire ed evitare così “sofferenze intollerabili”.
Ma le condizioni sono severe: secondo le autorità, circa una richiesta su due viene respinta.
In Portogallo la depenalizzazione dell’eutanasia, ufficializzata nel maggio 2023, non è ancora entrata in vigore.
Suicidio assistito in Svizzera
La Svizzera vieta l’eutanasia attiva diretta ma autorizza il suicidio assistito. La pratica del suicidio assistito è regolata da codici di etica medica ed è sostenuta da organizzazioni come l’associazione Exit.
I volontari di queste associazioni forniscono al paziente la sostanza letale – ottenuta tramite prescrizione medica – che egli stesso ingerirà, senza intervento esterno, per porre fine alla sua vita.
La persona deve essere maggiorenne, capace di discernimento, affetta da malattia incurabile, sofferenza intollerabile o patologie invalidanti legate all’età.
L’Austria ha inoltre legalizzato, con un voto del Parlamento nel dicembre 2021, il suicidio assistito per le persone affette da una malattia grave o incurabile.
Stati Uniti, Canada, Colombia, Ecuador, Nuova Zelanda, Australia
Negli Stati Uniti, negli ultimi 30 anni, una decina di stati o giurisdizioni hanno adottato leggi che consentono il suicidio assistito: Oregon, Washington, Vermont, California, Colorado, Washington DC, Hawaii, New Jersey, Maine e New Mexico.
In Canada, dal 2016, “l’assistenza medica alla morte” è legale per gli adulti consenzienti e responsabili affetti da una malattia grave, incurabile e irreversibile.
La Colombia è stata, nel maggio 2022, il primo Paese dell’America Latina a legalizzare il suicidio assistito: la Corte Costituzionale ha stabilito che “il medico che aiuta una persona che vive una sofferenza intensa o una malattia grave (…) agisce nel quadro costituzionale”. L’Ecuador ha seguito nel febbraio 2024 una decisione simile.
La Nuova Zelanda ha legalizzato la “morte assistita” tramite referendum nell’ottobre 2020 per alcuni pazienti malati terminali di età superiore ai 18 anni. Questa assistenza è simile, a seconda dei casi, al suicidio assistito o all’eutanasia.
In Australia, cinque stati su sei autorizzano “l’assistenza volontaria alla morte” per i malati terminali.
Progetto francese rinviato
In Francia, l’esame di un disegno di legge che istituisce l’assistenza alla morte per adulti affetti da una malattia grave e incurabile è stato interrotto dallo scioglimento dell’Assemblea nazionale il 9 giugno.
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