ANALIZZARE – Molta nebbia circonda le intenzioni del neoeletto presidente riguardo al destino dell'Ucraina e all'imminente faccia a faccia con Putin.
Una fitta nebbia circonda le intenzioni del presidente eletto Donald Trump sulla questione ucraina. Certi giorni rimaniamo sorpresi e quasi indulgiamo in un oscuro pessimismo, quando leggiamo su X la feroce dichiarazione del figlio del futuro capo d'America, Donald Jr, sottolineando che Zelenskyj non ha molto da aspettare prima di portarci via “la sua paghetta” (capire gli aiuti militari americani). La mancanza di comprensione della gravità della minaccia globale russa e il disprezzo mostrato per l’immensità dei sacrifici fatti dall’Ucraina per sopravvivere come stato sovrano, che questa reazione rivela, sono agghiaccianti.
Il modo in cui ha reagito anche il figlio Trump “sciocchi” dell’amministrazione Biden, che ha autorizzato a determinate condizioni il lancio dell’ATACMS sul territorio russo per aiutare gli ucraini a riprendere il controllo, riflette una crassa ignoranza della psicologia del Cremlino che, come ci ricorda nelle nostre colonne il generale polacco Rajmund Andrzejczak, comprende solo “forza”.
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