DayFR Italian

Femminicidi: ogni 10 minuti una donna uccisa da un proprio caro

-

Femminicidi globali

Ogni 10 minuti nel mondo una donna viene uccisa da una persona cara

Secondo i dati pubblicati lunedì dalle Nazioni Unite, più di 85.000 donne e ragazze hanno perso la vita nel 2023, ovvero 140 al giorno.

Pubblicato: 25/11/2024, 15:59

Iscriviti ora e goditi la funzione di riproduzione audio.

BotTalk

Almeno 85.000 donne e ragazze sono state uccise intenzionalmente nel mondo nel 2023, la maggior parte da parenti, secondo i dati pubblicati lunedì dalle Nazioni Unite, “un livello allarmante” per omicidi che potrebbero tuttavia essere “evitati”.

“La casa resta il luogo più pericoloso” per le donne, il 60% delle quali sono vittime “del coniuge o di altri membri della famiglia”, rileva il rapporto dell’Ufficio di Vienna delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine (UNODC) e l’organizzazione newyorkese UN Women. Sono 140 ogni giorno o uno ogni 10 minuti.

Un fenomeno “che oltrepassa i confini e colpisce tutte le categorie sociali e tutte le fasce d’età”, essendo i Caraibi, l’America Centrale e l’Africa le regioni più colpite, prima dell’Asia.

Nel continente americano e in Europa i femminicidi vengono perpetrati soprattutto dal partner, mentre nel resto del mondo sono i familiari ad essere più spesso coinvolti.

Secondo i dati disponibili in alcuni paesi, tra cui la Francia, molte vittime hanno denunciato violenze fisiche, sessuali o psicologiche prima della morte. “Ciò suggerisce che molti omicidi avrebbero potuto essere evitati”, sottolinea lo studio, ad esempio mediante “misure ingiuntive giudiziarie”.

Nelle regioni in cui è possibile stabilire una tendenza, il tasso di femminicidi è rimasto stabile o è diminuito solo leggermente dal 2010, a dimostrazione che questa forma di violenza “è radicata nelle pratiche e nelle norme” ed è difficile da sradicare, rileva l’UNODC che ha analizzato la situazione dati raccolti in 107 paesi.

Nonostante gli sforzi intrapresi in diversi paesi, “i femminicidi rimangono a un livello allarmante”, notano gli autori. Ma “questo non è inevitabile”, secondo la direttrice di UN Women, Sima Bahous, citata in un comunicato stampa, che invita i paesi a rafforzare l’arsenale legislativo e a raccogliere meglio i dati.

Notiziario

“Ultime notizie”

Vuoi restare aggiornato sulle novità? La “Tribune de Genève” vi propone due incontri al giorno, direttamente nella vostra casella di posta elettronica. Per non perderti nulla di ciò che accade nel tuo cantone, in Svizzera o nel mondo.

Altre newsletter

Login

AFP

Hai trovato un errore? Segnalacelo.

14 commenti

Related News :